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Va in scena la “seconda vita” di Giusy Versace

Debutta al Manzoni di Milano "Con la testa e con il cuore si va ovunque", il libro autobiografico dell'atleta paralimpica, prima italiana a correre con amputazione bilaterale. Lo spettacolo con la regia di Edoardo Sylos Labini vede sul palco anche il ballerino Raimondo Todaro. In autunno al via la tournée. L'incasso devoluto alla onlus Disabili No Limits

di Antonietta Nembri

“Con la testa e con il cuore si va ovunque”, non è solo il titolo di un libro autobiografico e ora di uno spettacolo, in scena mercoledì 14 giugno al teatro Manzoni di Milano, ma è come una promessa, un progetto di vita. E la vita in oggetto è quella di Giusy Versace che dell’autobiografia è l’autrice e la protagonista.

Per l’anagrafe Giuseppina Versace nasce a Reggio Calabria nel 1977, ma è nell’agosto del 2005 che Giusy per così dire ha una seconda nascita: un terribile incidente sulla Salerno – Reggio Calabria porta all’amputazione di entrambe le gambe. La vita di prima si chiude e se ne apre un’altra in cui servono cuore e testa, determinazione e coraggio. E nel carattere della Versace c’è tutto questo. L’anno successivo incontra l’Unitalsi e si reca a Lourdes che diventerà un luogo a lei molto caro. Cinque anni dopo l’amputazione, nel 2010 inizia a correre con le protesi in carbonio e diventa così la prima atleta italiana a correre con amputazione bilaterale, nella sua carriere sportiva colleziona 11 titoli italiani e diversi record nazionali, nel 2016 partecipa alle Paralimpiadi di Rio.

Si può dire che Giusy Versace non si è messa solo a correre per sport, inizia a portare il suo sorriso e la sua testimonianza positiva ovunque. Fonda la onlus Disabili no Limits e nel 2013 scrive la sua autobiografia “Con la testa e con il cuore si va ovunque” con l’obiettivo e la speranza che possa essere uno stimolo. L’anno successivo concorre alla decima edizione di Ballando con le stelle e la vince in coppia con il ballerino Raimondo Todaro. La trasmissione di Rai1 la fa conoscere al grande pubblico, l’anno dopo, il 2015 conduce per la prima volta alla conduzione di un programma televisivo “Alive – La forza della Vita” (vedi articolo) su Retequattro. Ad agosto dello stesso anno inizia a condurre la Domenica Sportiva su Rai2 con Alessandro Antinelli. Il 2015 è un anno di debutti: con Todaro porta in teatro lo spettacolo tratto dalla sua autobiografia.

Ora Versace torna a presentare la pièce teatrale tratta dalla sua autobiografia e lo fa con la sapiente guida del regista Edoardo Sylos Labini che ha trasformato l’autobiografia in un diario, in prosa e danza, che ripercorre la seconda vita di Giusy.

Sul palco, al fianco di Giusy Versace, torna Raimondo Todaro, il cantante pop Daniele Stefani e le coreografie di Matteo Bittante. Dopo il debutto milanese (ore 20,45), lo spettacolo toccherà, in autunno, i palcoscenici di Venezia, Firenze, Bologna, Roma e Norcia dove, dal 2015, Edoardo Sylos Labini ricopre la carica di direttore artistico presso il Teatro Civico.

Nel corso di una conferenza i protagonisti (nella foto sopra in occasione della presentazione) hanno illustrato i dettagli di questa “prima”. «Questo spettacolo nasce da un esperimento che feci con Raimondo Todaro all’epoca di “Ballando con le Stelle”. Il progetto di questo spettacolo è nato quindi alla fine del 2014, ma grazie all’incontro con Sylos Labini è stato completamente rinnovato» racconta Versace. «Lui è riuscito a penetrarmi nel profondo, a tirarmi fuori emozioni che il dolore di quell’incidente avevano sepolto in me. Questa è stata la parte più difficile di questo spettacolo…rileggere la mia autobiografia e reinterpretarla. Ringrazio, oltre a Sylos Labini, Raimondo che si è reso disponibile per questa nuova avventura, e Daniele Stefani che ne ha costruito la colonna sonora».

“Negli ultimi 10 anni ho messo in scena la biografia di grandi personaggi come D’Annunzio, Nerone, Mazzini, ma dopo aver letto il libro Con la testa e con il cuore si va ovunque ho sentito la necessità di continuare questo percorso raccontando la vita di una donna semplice dei giorni nostri», ha spiegato il regista Edoardo Sylos Labini «Semplice ma esempio di coraggio, positività e femminilità. In scena va la “normalità” di una figura che ha saputo trasformare un evento tragico in una nuova vita fatta di successi grazie al ballo e allo sport. La vita di Giusy Versace, come il teatro, è fatta di un prima e di un dopo, tragedia e commedia, e sul palcoscenico saprà far piangere e ridere come ho fatto io leggendo il suo libro».

«Sono felice di aiutare Giusy anche in questa nuova avventura perché so che è una cosa che le sta molto a cuore» ha detto Raimondo Todaro. «Sarà uno spettacolo dove piangi e allo stesso tempo ridi, insomma, unico nel suo genere». Daniele Stefani ha rivelato di avere «suddiviso il racconto di Giusy in tre diversi colori, ad ognuno dei quali ho abbinato una canzone alcune sono cover, altri sono inediti ma di sicuro tutti i brani regaleranno forti emozioni».

L’intero incasso sarà devoluto a Disabili No Limits onlus, l’associazione creata e guidata proprio dalla Versace per regalare attrezzatura sportiva di vario genere a giovani disabili che, attraverso lo sport, riescono a superare i limiti imposti dalla loro condizione.
Lo spettacolo va in scena mercoeldì 14 giugno alle ore 20,45, i biglietti sono in vendita sia sul sito del teatro sia al botteghino di via Manzoni 42.


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