Attivismo civico & Terzo settore
A lezione da dodici maestri di fundraising
Sul numero di maggio abbiamo chiesto a 12 professionisti della raccolta fondi fra i più conosciuti e innovativi del panorama italiano, molti dei quali saranno anche al Festival del Fundraising, di rivelarci i loro segreti professionali. Ecco cosa ci hanno detto
di Redazione
Come lavora oggi un fundraiser? Come organizza la sua agenda, quante mail invia e quanto tempo passa sui social? E ancora: quanto dura la sua giornata, come si forma e come rimane aggiornato? Come si rapporta con l’organizzazione, quanto tempo passa in sede e quanto in missione? In altre parole: come si sviluppa la vita professionale di un fundraiser di successo? Lo abbiamo chiesto a 12 professionisti fra i più conosciuti e fra i più innovativi sul panorama italiano, molti dei quali parteciperanno al Festival del Fundrasing di Riva del Garda (edizione sold out, fanno sapere gli organizzatori gli organizzatori). Fra loro c’è chi ha rivoluzionato la raccolta fondi per gli enti religiosi, chi ha inventato il mailing a basso costo ed altissimo ritorno, chi ha “importato” il fundraising per un’amministrazione pubblica complessa come il Cern di Ginevra.
Ecco le loro biografie. I loro consigli li potete leggere sul numero di VITA di maggio
Chiara Blasi – Airc
Marco Panzetti – Comunità Papa Giovanni XXIII
Benedetta Nirta – Fondazione Cern
Roger Bergonzoli – Fondazione Santa Rita da Cascia
Alice Stefanizzi – Progetto Arca
Sebastiano Moneta – Data Prosper srl
Mauro Picciaiola – Antoniano Onlus
Raffaella Lebano – Innovairre
Alberto Cuttica – Engagedin
Elena Zanella – Consulente
Paolo Ferrara – Terre des Hommes
Raffaele Picilli – Raise the Wind