Famiglia

Immigrazione: Maroni allarmato per regolarizzazioni

"La richiesta non va compilata dall'immigrato, ma dal datore di lavoro", precisa il ministro

di Redazione

E’ allarme sulla regolarizzazione di lavoratori extracomunitari: il provvedimento non e’ stato capito e c’e’ il rischio che le domande non siano valide. La regolarizzazione infatti deve avvenire su richesta del datore di lavoro e non delle colf o delle badanti. A lanciare l’allarme e’ il ministro del welfare Roberto Maroni, che in una intervista all’Adnkronos annuncia che per sanare la situazione oggi stesso diramera’ una apposita circolare. ”Oggi pomeriggio – annuncia Maroni- ci sara’ una nota ufficiale del ministero del Welfare sulla regolarizzazione di colf e badanti perche’ abbiamo verificato una cosa che ci ha messo in allarme e cioe’ che il principio di questa regolarizzazione e’ che deve essere il datore di lavoro a farla. Ieri abbiamo visto invece che a ritirare i moduli sono andati i lavoratori extracomunitari. Ho sentito persino un direttore delel Poste dire in televisione, e questa e’ una cosa molto strana e che mi ha preoccupato, dire che per compilare i moduli bisogna rivolgersi ai patronati o alla Caritas!” esclama Maroni. ”Nella nota ufficiale che oggi diramero’ e inviero’ a tutti i soggetti interessati, comprese le Poste, diremo -dice Maroni- che la domanda va presentata dai datori di lavoro e che non verranno accolte le domande presentatee dai lavoratori. Non e’ un lavoratore che sana se stesso, questa si’ sarebbe la sanatoria!. E’ il datore che regolarizza il lavoratore. Proprio per evitare le astuzie e le furberie che si sono verificate in passato e visto quello che e’ accaduto ieri spieghero’ in cosa consiste questa regolarizzazione e non accetteremo abusi, ne’ forzature.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.