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Iraq: Bush definisce “duro” il rapporto Baker

Il presidente americano vaglierà attentamente l'invito della Commissione Baker a passare da una fase di implicazione diretta a una fase di assistenza esterna

di Redazione

Sono “dure” le “valutazioni” contenute nel rapporto consegnato oggi a George W. Bush dal cosiddetto Gruppo di Studio Iracheno, la commissione parlamentare ‘bipartisan’ guidata da James Baker, ex segretario di Stato, e incaricata di riesaminare la strategia Usa in Iraq. Cosi’ si e’ espresso il presidente americano, assicurando che “prendera’ in seria considerazione” i giudizi e le indicazioni del Gruppo di Studio, istituito lo scorso marzo dal Congresso.

“Questo rapporto da’ una valutazione molto dura della situzaione in Iraq”, ha affermato il presidente dopo una colazione di lavoro alla casa Bianca con Baker e il copresidente del Gruppo di Studio, l’ex parlamentare democratico Lee Hamilton. “Esamineramo molto seriamente ogni proposta e agiremo tempestivamente”, ha aggiunto, “Ho detto agli esponenti (del Gruppo) che questo rapporto che va sotto il nome di ‘La via da percorrere’ sara’ preso molto seriamente da questa amministrazione”. Secondo fonti informate, il rapporto raccomanda che le truppe statunitensi, nel giro di un anno, passino da un ruolo di combattimento a uno di assistenza a quelle irachene. Consiglia anche la convocazione di una conferenza regionale sulla stabilizzazione dell’Iraq, che dovrebbe portare a colloqui diretti tra Stati Uniti, Iran e Siria.

Fonti della Casa Bianca hanno riferito che lo stesso Gruppo di Studio avverte che non esiste “una formula magica” per risolvere il conflitto iracheno. Tony Snow, portavoce della Casa Bianca, ha riferito che il rapporto sollecita anche un’azione rapida per preparare le truppe irachene a essere autosufficienti. Ma non raccomanda alcun calendario per la riduzione del contingente americano.

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