Famiglia

Famiglia: l’Italia non ci investe

Il nostro paese spende per famiglia e infanzia appena l'1,1% del Pil

di Gabriella Meroni

Maglia nera all’Italia per la spesa sociale sanitaria e a sostegno di famiglie e infanzia. Secondo l’indagine Eurispes su “Le politiche sociali in Italia il, confronto con gli Stati europei”, il 7% del Pil italiano e’ investito in spese sanitarie, 1 punto al di sotto della media europea, 2 punti e mezzo sotto rispetto il dato francese e quasi 2 punti sotto quello britannico. Ma il Paese che fatica a introdurre legislazioni sulle unioni civili per paura di minare il valore della famiglia, registra delle medie bassissime anche negli investimenti in spesa sociale nei settori famiglia e infanzia: l’1,1% del pil e’ investito in questi settori, piu’ di un punto sotto la media Ue, valore che in Germania arriva ad una percentuale del 3,4%. Bassa, al limite dello zero, anche la spesa sociale impiegata per la disabilita’ e l’esclusione sociale: la prima e’ all’1,6%, circa un punto sotto la media Ue, la seconda e’ pari allo 0, anche se c’e’ da dire che la media europea e’ dello 0,4%. Unico indice in controtendenza rispetto agli altri, la spesa sociale per gli anziani, che vede l’Italia al secondo posto dopo la Germania (e’ del 12,8% sul pil) e supera la media europea di quasi un punto. Segno che il Belpaese continua a invecchiare e ha sempre piu’ bisogno di servizi efficienti per le fasce piu’ attempate della popolazione.

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