Famiglia
A Firenze per restaurare la casa dei libri di Baghdad
Cinque bibliotecari della Nazionale di Baghdad studiano alla Nazionale di Firenze per rendere vita alla Biblioteca irachena danneggiata dalla guerra.
di Redazione
Cinque bibliotecari della ?Nazionale? di Baghdad studiano alla ?Nazionale? di Firenze per rendere vita alla Biblioteca irachena danneggiata dalla guerra. Distrutta una edizione antica delle Mille e Una Notte e dispersa una buona parte della moderna memoria storica dell’Iraq
FIRENZE Salvaguardare il patrimonio librario e archivistico della Biblioteca Nazionale di Baghdad: per questo sono giunti a Firenze, e ci resteranno per tre mesi, cinque bibliotecari iracheni (tre donne e due uomini) impegnati in attività formative alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Sono coinvolti nel progetto ?La casa dei libri di Baghdad? realizzato da ?Un ponte per ?? e al cui piano finanziario ha partecipato, con un contributo di 70.000 euro, anche la Regione Toscana.
I bibliotecari seguiranno due corsi di formazione presso il settore servizi informatici e presso il laboratorio di restauro della Biblioteca di Firenze: il primo corso fornirà gli strumenti per gestire il catalogo on-line e per realizzare il primo sito internet della Biblioteca e degli Archivi di Baghdad mentre il secondo corso è finalizzato a creare un laboratori di restauro, conservazione e rilegatura di manuali e volumi.
Il patrimonio della Biblioteca e degli Archivi centrali di Baghdad (almeno un milione e mezzo di volumi) venne in gran parte distrutto o disperso nei giorni (10-12 aprile 2003) coincidenti l’ingresso delle forze multinazionali in città: oltre ai danni alla struttura e ai beni strumentali andò perso o distrutto, anche nei saccheggi dei giorni successivi, il 25% del patrimonio librario e delle riviste, il 60% degli archivi nazionali, la quasi totalità delle collezioni di fotografie e delle mappe storiche. Ci furono incendi e, successivamente, vennero allagati gli scantinati dove erano stati ammassati libri rari nonché registri e documenti che formavano la moderna memoria storica dell’Iraq. Andarono perse antiche edizioni delle Mille e Una Notte, i trattati matematici di Omar Khayyam (matematico, astronomo, poeta e filosofo persiano morto nel 1131 dopo aver risolto il problema dell’equazione cubica anticipando così un risultato di 750 anni dopo), i trattati filosofici di Avicenna e Averroe.
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