Welfare
Il Tg della Filicina
I 380 detenuti del carcere di Saluzzo sono autori e speaker di un telegiornale
”I giornalisti sono carcerati, il tecnico ed il regista sono carcerati, gli speaker sono carcerati. Insieme fanno un telegiornale.
E’ l’esperimento partito nella casa di reclusione di Saluzzo ‘La Felicina’ dove, oltre al teatro ed ai laborati, i 380 detenuti ora hanno anche un loro Tg”.
L’idea, riferisce ”La Repubblica” nel darne notizia, ”e’ venuta ad un gruppetto di persone con parecchi anni da scontare e molte cose da dire”. ”Il Comune -spiega al quotidiano uno dei ‘capistruttura’ del tg, Pancrazio Chiruzzi- ci ha dato 1.506 euro per l’attrezzatura”. Nel tg del carcere tre carcerati si occupano della rassegna stampa, mentre uno fa il redattore sportivo. Due detenuti marocchini, inoltre, leggono la rassegna stampa in arabo, un altro in albanese. E a coordinare tutti una guardia carceraria con esperienze in alcune tv private.
”Il tg della prigione -riferisce il quotidiano romano- si chiama ‘Rassegna in…’ sulla falsa riga della testata del giornale interno ‘Parole in liberta” e viene trasmesso a circuito chiuso in tutte le celle alle 15,30 e dura mezz’ora”. ”Prima si riassumono le notizie dei giornali -continua il quotidiano- poi vanno in onda servizi sulla vita del carcere, aggiornamenti di legge, curiosita’, informazioni di servizio con l’aiuto del sito internet del carcere di Padova (www.ristretti.it) e la mediazione degli educatori, cioe’ gli assistenti dei carcerati”. Nel tg del carcere di Saluzzo ”la notizia e’ sovrana e la liberta’ editoriale quasi assoluta”. ”Finora -racconta la direttrice Marta Costantino, 35 anni e la piu’ giovane d’Italia a gestire una casa di detenzione- non c’e’ stato il minimo problema e ci siamo detti che e’ bene fidarsi. L’iniziativa e’ partita da loro e mi sembra una cosa molto importante”.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.