Welfare

Nei Paesi dell’Est aumenta il consumo di droga

E cresce anche la diffusione dell'Hiv tra i tossicodipendenti, soprattutto nei Paesi Baltici. Da zone di transito a mercati di consumo di eroina, cocaina e nuove droghe

di Daniela Romanello

È in aumento l?uso degli stupefacenti nei Paesi dell?Europa Centrale e Orientale (Peco) candidati all?adesione all?Unione europea. Che da Paesi di transito degli stupefacenti verso i Paesi Ue sono diventati ?un evidente obiettivo di consumo degli stupefacenti?, come si legge nella Relazione 2002 sulla situazione della droga nei Peco.
In particoalre è in aumento l?uso dell?eroina importata e della cocaina, che sta progressivamente sostituendo oppiacei prodotti localmente, nonché delle nuove droghe quale le anfetamine e l?ecstasy che sono in parte esportate dall?Ue nei mercati dei Peco. Il fenomeno si sta radicando nel contesto più generale del nascente ?comportamento consumistico? tra i giovani, caratterizzato anche dall?uso di alcol e tabacco.
?Vi sono altresì prove?, prosegue la relazione, ?che la prevalenza dei comportamenti a rischio connessi con il consumo della droga è notevole e che sussiste tuttora un forte potenziale di diffusione di malattie infettive connesse alla droga tra i consumatori di droga per via parenterale?. Per quanto riguarda la diffusione dell?infezione da Hiv, ritenuta di basso livello fino alla metà degli anni 90, si assiste a una preoccupante crescita, in particolare nei Paesi Baltici. La Lettonia e, in particolare, l?Estonia hanno recentemente osservato ?un aumento rapido e allarmante? nella diffusione dell?infezione da Hiv tra i consumatori di droga per via parenterale. Per di più, nel 2002, in un carcere lituano è stata registrata un?importante epidemia da Hiv.
Infine, da segnalare che tutti i Peco candidati hanno firmato e ratificato le tre convenzione dell?Onu sul controllo degli stupefacenti, anche se il processo di adozione della legislazione nazionale varia considerevolmente.

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