Volontariato

Duemila miliardi di dollari.Ecco il costo della guerra

I conti del nobel stiglitz

di Redazione

Il costo della guerra in Iraq potrebbe superare i 2mila miliardi di dollari (1.700 miliardi di euro), cioè molto di più di quello che aveva previsto l?amministrazione Usa alla vigilia dell?azione militare. La stima è stata elaborata da un team di economisti americani guidati dal premio Nobel per l?economia 2001, Joseph Stiglitz e da Linda Bilmes, docente ad Harvard. La valutazione tiene conto dei costi a medio e lungo termine per le spese sanitarie dei 16mila militari rimasti feriti fino ad oggi nel conflitto. Il 20% di essi hanno subito danni al cervello o alla colonna vertebrale, inoltre il 30% delle truppe ha sviluppato problemi neurologici tre o quattro mesi dopo il ritorno dal fronte. Le loro cure, osservano Stiglitz e Bilmes, saranno a carico dei contribuenti americani per molto tempo dopo il ritiro delle truppe dal fronte. «Anche utilizzando cautela nelle proiezioni di spesa, il risultato è sorprendente», hanno detto, «possiamo prevedere, con una buona dose di fiducia, che eccederanno i mille miliardi di dollari». Mitch Daniels, il responsabile delle previsioni di spesa della Casa Bianca, alla vigilia dell?invasione aveva definito quella irachena una missione ?a basso costo? stimando costi complessivi non superiori ai 200 miliardi di dollari. Tra i costi imprevisti, anche l?aumento delle spese per il rifornimento di carburante dei veicoli militari. La proiezione ipotizza una presenza americana in Iraq fino al 2010, con una riduzione graduale del numero di soldati ogni anno.

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