Cultura

Torino, in posta si parla la lingua dei segni

Dieci operatori di Poste Italiane hanno seguito un corso di formazione nella lingua dei segni. L'esperienza sarà estesa a tutta Italia

di Redazione

Garantire la piena fruibilità dei servizi postali ai sordomuti, dando loro la possibilità di interloquire con il personale addetto agli sportelli. E’ lo scopo dell’iniziativa che è stata lanciata a Torino da Poste Italiane. Per la prima volta in Italia sono stati avviati 10 operatori di Poste Italiane a un corso di formazione di lingua italiana dei segni.
Il progetto è stato finanziato da contributi comunitari e promosso dalla Consulta per le persone in difficoltà in collaborazione con l’agenzia formativa Forma. Dal 10 gennaio, gli operatori delle poste hanno seguito un corso, organizzato dall’associazione Lislandia, che prevede un approccio sociologico e psicologico, oltre all’insegnamento della lingua dei segni.

”I collaboratori che hanno seguito il corso di formazione saranno inseriti in 6 o 7 uffici postali di Torino” ha spiegato Pietro Raeli, country manager Nordovest di Poste Italiane durante la presentazione del progetto, “ma il nostro obiettivo è di estendere l’iniziativa in tutta Italia. Con questo progetto, Poste italiane prosegue nell’impegno di garantire pari opportunità di accesso ai propri servizi a tutte le categorie di cittadini, non solo con la rimozione delle barriere fisiche, ma anche cercando di abbattere quelle del linguaggio e della comunicazione”.

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