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Poveri e sempre più soli

«Betlemme si sente abbandonata». La denuncia arriva da Effatà, il primo centro nato in Palestina per curare i bambini sordomuti, nato nel 1971 per volontà di Papa Paolo VI

di Redazione

«Betlemme si sente abbandonata». La denuncia arriva da Effatà, il primo centro nato in Palestina per curare i bambini sordomuti, nato nel 1971 per volontà di Papa Paolo VI. A gestirlo è un gruppo di religiose italiane e arabe. Il resto del personale, una ventina fra insegnanti e logopedisti, è palestinese. «Sono qui da 13 anni, e ho visto le condizioni di vita della popolazione peggiorare sempre», dice al telefono suor Pierluigia Carpendo, 58 anni, originaria di Vicenza. «Ora non arrivano nemmeno più aiuti, c?è disoccupazione e continuare a mandare i figli a scuola per le famiglie è uno sforzo enorme». A causa dei matrimoni fra consanguinei il numero di bambini sordomuti è alto fra la popolazione palestinese. E in oltre 30 anni di attività, Effatà è diventato un punto di riferimento con il suo centro di riabilitazione e una scuola per bambini sordomuti. «Da quando c?è il nuovo governo sono diminuiti drasticamente gli aiuti dall?estero», spiega suor Carpendo. «Ci dicono che lavoriamo fra i terroristi. Non è vero. Lavoriamo in mezzo a gente semplice e povera, che sta subendo restrizioni di ogni tipo. E abbiamo scelto di restare».

Info: Effatà – tel. 00970.2.2742568

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