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Somalia: truppe etiopi, via entro due settimane

Lo annunciano le forze governative somale che hanno ormai ripreso il controllo del paese

di Redazione

Le forze governative somale, appoggiate da truppe etiopiche, hanno riconquistato tutti i territori del centro e del sud del Paese che erano finiti sotto il controllo delle Corti islamiche. Il governo di Addis Abeba ha fatto sapere che i soldati etiopici potrebbero ritirarsi gia’ nelle prossime settimane. Il premier somalo ha annunciato l’adozione di una serie di misure per pacificare il Paese, primo fra tutti il disarmo dei civili e lo spostamento del governo da Baidoa a Mogadiscio. Addis Abeba ha chiesto che non venga permesso il ritorno dei signori della guerra che negli anni ’90 gettarono la Somalia nel caos. “Chiediamo al governo somalo” ha detto il premier etiopico Meles, “di lavorare a pieno regime per creare un clima che permetta ai somali di partecipare al governo”. Undici persone, eritrei, oromo e somali, ma anche un canadese, sono state arrestate dalle forze di sicurezza kenyote perche’ accusate di militare nelle fila delle Corti islamiche. Il presidente kenyota Mwai Kibaki ha convocato una riunione di emergenza dell’Autorita’ intergovernativa per lo sviluppo, un gruppo regionale che dovrebbe facilitare la composizione della crisi. Il premier etiopico, a capo di uno dei piu’ potenti e meglio equipaggiati eserciti africani, ha chiesto aiuti economici alla comunita’ internazionale per mantenere le truppe in Somalia in attesa dell’intervento di un contingente Onu e ha respinto gli appelli a un immediato ritiro dalla Somalia definendolo un “gesto irresponsabile”. “Sta alla comunita’ internazionale” ha aggiunto, “dispiegare senza ritardi una forza di pace in Somalia che impedisca ai terroristi e agli insorti di approfittare del vuoto di potere”. L’aeroporto internazionale di Mogadiscio e’ pronto per tornare in servizio. L’attivita’ riprendera’ da domani “per qualunque tipo di voli: commerciali e umanitari”. Sara’ necessario, che le compagnia aeree e le organizzazioni internazionali seguano le regole e chiedano autorizzazione al governo.

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