Volontariato

Quella faccia da cucchiaio

Tre domande a/ Melania Giglio: di ruoli ne ha interpretati tanti, ma l’handicap è un’altra storia. Oggi è anche Spoonface Steinberg, una bambina autistica, di Chiara Cantoni

di Redazione

Di ruoli ne ha interpretati tanti, ma l?handicap è un?altra storia. Oggi Melania Giglio è anche Spoonface Steinberg, la bambina autistica protagonista di Faccia da cucchiaio, di Lee Hall, per la regia di Marco Carniti.

Che cosa sapeva dell?autismo?
Quello che sanno tutti, cioè pochissimo. Provavo una profonda simpatia per le persone afflitte da questa malattia e per i loro famigliari, alle prese con una realtà misteriosa e molto complessa. Questo è tutto.

Ha imparato qualcosa?
Spoonface è una bambina speciale, con un?intelligenza e una percezione della realtà speciali. L?amore per la vita che esprime attraverso l?unicità del suo sguardo insegna ad accogliere la diversità come condizione naturale dell?esistenza.

Come vi siete preparati?
Guardando video con la consulenza del professor Bollea e frequentando l?associazione romana La coperta di Linus, per malati psicofisici. Gli ospiti del centro ci hanno persino aiutato a realizzare le scenografie.