Volontariato

Nigeria, rilasciato uno degli ostaggi. È in buone condizioni

Nota del'Eni: merito dell'attività delle autorità nigeriane, della Farnesina e dell'azienda

di Redazione

La liberazione di Roberto Dieghi e’ ”avvenuta grazie all’ intensa e proficua attivita’ svolta dalle Autorita’ Nigeriane in collaborazione con l’Unita’ di Crisi del Ministero degli Affari Esteri e l’azienda”. E’ quanto si legge su un comunicato pubblicato dall’Eni sul suo sito Internet in cui si conferma che ”nella notte e’ stato rilasciato Roberto Dieghi, che era stato rapito il 7 dicembre dalla base Eni di Brass, nei pressi di Port Harcourt”. ”Eni – continua la nota – ha sostenuto e assistito le Autorita’ locali per l’intera vicenda, nell’esclusivo intento di salvaguardare l’incolumita’ fisica e la liberta’ dei sequestrati e continua incessantemente questa attivita’ auspicando una positiva e prossima soluzione anche per gli altri lavoratori non ancora liberi”..

Le condizioni di salute di Roberto Dieghi, rilasciato nella notte dopo essere stato sequestrato insieme ad altri tre lavoratori lo scorso 7 dicembre, sono buone”. Lo rende noto con un comunicato pubblicato sul suo sito l’Eni, precisando che ”attualmente Dieghi si trova presso la base Eni di Port Harcourt, dove e’ gia’ stato sottoposto a una prima serie di visite mediche”. ”Dieghi nelle prossime ore sosterra’ un altro set di visite mediche – continua la nota – Dopodiche’, una volta terminato l’opportuno screening clinico, verra’ organizzato il suo rientro in Italia. Eni sta continuando a lavorare con le autorita’ nigeriane e con l’unita’ di crisi del Ministero degli Esteri per la liberazione degli altri tre lavoratori”.