Famiglia

Brasile: esercito nelle bidonville, ucciso un ragazzo

Il vice presidente ha ordinato l'operazione in assenza del presidente Lula da Silva, in viaggio all'estero.

di Redazione

Un adolescente e’ stato ucciso in scontri in una delle favelas di Rio de Janeiro, nell’ambito del dispiegamento dell’esercito brasiliano in otto bidonville della citta’. Le bidonville di Rio sono controllate da gang di trafficanti di droga e non vengono pattugliate dalla polizia.

L’arrivo delle forze militari, che non si verificava dalla meta’ degli anni Novanta, e’ stato deciso per dare la caccia ai banditi, probabilmente trafficanti di droga, che hanno rubato fucili d’assalto da un arsenale militare durante il fine settimana.

”I militari vogliono semplicemente riprendersi le armi e arrestare i responsabili”, ha detto il vice presidente Jose’ Alencar, difendendo l’operazione avviata in assenza del capo dello Stato Luiz Inacio Lula da Silva, in viaggio all’estero. Oltre 1200 uomini, muniti di tank ed elicotteri, hanno fatto irruzione in otto favelavas. L’adolescente, che aveva 15 anni, e’ morto nel fuoco incrociato di uno dei diversi scontri a fuoco scoppiati durante l’operazione, che non si e’ ancora conclusa.

Gli abitanti della favela hanno protestato contro il dispiegamento, affermando che mette in pericolo la vita dei loro figli.