Volontariato
Il fondo dà il benservito al Cardinale
La prima sgr italiana ad avvalersi di esterni per verificarne la eticità. Tra di essi, anche monsignor Tonini ed Ernesto Olivero. Che hanno ricevuto a sorpresa la lettera di fine rapporto...
di Redazione
San Paolo licenzia monsignor Ersilio Tonini. Dopo otto anni di collaborazione, non sarà più l?associazione Ethica, presieduta dal vescovo emerito di Ravenna, a sorvegliare i criteri e l?orientamento degli investimenti dei tre fondi etici del gruppo San Paolo, ora gestiti dalla nuova società del gruppo, Eurizon Capital sgr.
Al cardinale e agli altri membri del comitato etico indipendente (il fondatore del Sermig, Ernesto Olivero; il giornalista Antonio Socci; il docente di analisi economica, Luigi Lodovico Pasinetti; il rettore dell?università di teologia di Lugano, padre Abelardo Lobato; il rettore della Pontificia università Lateranense, monsignor Rino Fisichella), sono arrivate poco prima di Natale le lettere di interruzione del rapporto.
Un freddo addio, vergato via lettera, che non è piaciuto affatto ad alcuni dei componenti del comitato, che invece avrebbero voluto intensificare l?azione di consulenza, a lungo sonnolenta e ferma a due incontri l?anno. Ma che è stato giustificato dall?azienda come un naturale cambio della guardia. Soprattutto in un momento di profonde trasformazioni, in cui San Paolo Asset Management, prima sgr in Italia ad avvalersi di un comitato etico, è diventata Eurizon Capital, all?interno del gruppo Eurizon (gestione del risparmio, polizze vita e rete di promotori finanziari).
Tra tutti, però, potrebbe mantenere il suo posto Luigi Pasinetti, professore di economia all?università Cattolica, il cui profilo più si avvicina alle intricate questioni della finanza etica. Perché proprio su questo punto, vero tallone d?Achille del comitato etico San Paolo, erano piovute le critiche degli osservatori. Come quella di Beppe Scienza, autore del best seller Risparmio tradito e docente di Matematica all?università di Torino, che aveva puntato il dito su comitati pieni zeppi di «uomini di fede e professori di rango, anziché di veri esperti del settore», sulla cui integrità morale non si discute, ma spesso a poco agio con gli andamenti mondiali delle Borse e la responsabilità sociale delle imprese. Il prestigio dei nomi come garanzia di eticità, anche se non sempre in grado di efficaci controlli su ?buone e cattive azioni? scelte dai gestori.
Chiuso il capitolo con l?associazione di monsignor Tonini, a giorni verrà presentata la rosa del nuovo comitato etico, non più esterno ma gestito dalla sgr, anche se formato da personalità indipendenti, e selezionato su indicazione di E. Capital Partners, società di corporate finance e consulenza nel campo dell?investimento responsabile che già forniva ai fondi etici San Paolo gli indici utilizzati come benchmark.