Welfare
Indulto: il rapporto Antigone
Sono 24.256 i detenuti che, grazie all'indulto, hanno riacquistato la liberta'. A renderlo noto e' Antigonehe oggi ha presentato il proprio dossier sull'indulto
di Redazione
I Sono 24.256 i detenuti che, grazie all’indulto, hanno riacquistato la liberta’. A renderlo noto e’ Antigone, l’associazione che svolge attivita’ di osservatorio e tutela dei diritti nel settore del sistema penitenziario, che oggi ha presentato il proprio dossier sull’indulto, aggiornato al 25 ottobre 2006, nella sala della Sagrestia di Montecitorio. “La gran parte delle scarcerazioni- spiega Susanna Marietti, responsabile della pubblicazione- ha interessato i beneficiari immediati dell’indulto, vale a dire quei detenuti con sentenza definitiva che, senza avere condanne per reati ostativi alla sua applicazione, alla data dell’entrata in vigore del provvedimento di clemenza di Clemente Mastella, nell’estate del 2006, aveva un residuo di pena inferiore ai tre anni”. La situazione delle carceri prima dell’indulto era in crisi: c’erano, in tutta Italia, 60.710 carcerati, diventati 38.847 dopo la legge del Guardasigilli, il cui numero e’ destinato ad aumentare di mese in mese. Si calcola, infatti, che “il ritmo di circa 1.500 scarcerazioni mensili e’ quello che dobbiamo aspettarci nella quotidianita’ del futuro piu’ prossimo, andando a riguardare coloro che, con un residuo di pena superiore a tre anni, al momento dell’entrata in vigore del provvedimento di clemenza, scendono a mano a mano al di sotto di quella soglia. Ma chi sono gli ‘indultati’ oggi liberi? Dei 24.256, la maggior parte, circa 17.298, aveva esclusivamente sentenze passate in giudicato, 4.343 scontavano sentenze definitive ed erano allo stesso tempo in attesa di giudizio, in relazione ad altri procedimenti, e solo 2.615 avevano lasciato il carcere a seguito della revoca della misura cautelare.
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