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Algeria: agguato terroristico, dieci morti
Gli autori sarebbero i ribelli islamici appartenenti al Gruppo salafita per la preghiera e il combattimento
di Redazione
Ad un falso posto di blocco, quelli che si sospettano possano essere ribelli islamici hanno ucciso ieri almeno 10 persone, fra cui nove guardie comunali, e ne hanno ferite otto nella regione di Skikda, 600 chilometri circa a est di Algeri. L’attacco sarebbe stato messo in atto intorno alle 10:00 di domenica da appartenenti al Gruppo salafita per la preghiera e il combattimento (Gspc), organizzazione estremista islamica algerina.
Gli attaccanti hanno aperto il fuoco contro un autobus quando il mezzo ha rallentato all’avvicinarsi al falso posto di blocco stradale. Sul camion viaggiavano in maggioranza guardie comunali – forze di sicurezza create su base locale e alle dipendenze del Ministero dell’interno algerino. Insieme alle nove guardie e’ rimasto ucciso anche un civile.
Proprio oggi la Commissione nazionale per la messa in atto della Carta per la pace e la riconciliazione nazionale promulgata il 27 febbraio aveva raccomandato di mantenere alta la guardia contro il terrorismo islamico, ricordando che le persone arrestate dopo quella data sono escluse dai benefici di amnistia previsti dalla legge. La commissione ha indicato che circa 2.200 detenuti, ossia la quasi totalita’ di quanti hanno accettato di avvalersi della cosiddetta ‘legge del perdono’, sono gia’ stati rimessi in liberta’.
Malgrado l’applicazione della Carta per la pace, le violenze sono continuate, facendo una cinquantina di morti dall’inizio di aprile. L’episodio piu’ grave e’ stato l’uccisione, il 7 aprile, di 13 doganieri nella regione di Ghardaia, 600 km a sud di Algeri. Anche in quel caso i guerriglieri islamici avevano teso un’imboscata all’automezzo sul quale viaggiavano i governativi.
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