Famiglia
25 Aprile: da Ciampi invito al dialogo, la Moratti contestata a Milano
Carlo Azeglio Ciampi festeggia la Liberazione chiedendo alle forze politiche di tornare al dialogo dopo la campagna elettorale. "Io sono qui come figlia di un deportato, non mi interessa la contestaz
di Redazione
Carlo Azeglio Ciampi festeggia la Liberazione chiedendo alle forze politiche di tornare al dialogo dopo la campagna elettorale. Le imminenti scadenze, spiega intervenendo alla cerimonia ufficiale per i 61 anni dal 25 Aprile 1945, impongono che si ritrovi lo spirito di unita’ necessario a governare la Cosa Pubblica. Il luogo del dibattito e’ il Parlamento, che tra pochi giorni sara’ chiamato a eleggere i presidenti delle due Camere. “Si sta ora iniziando, per effetto del voto del 9 e 10 aprile, un nuovo capitolo nella storia della Repubblica, scandita dal succedersi di atti istituzionali dovuti, primo fra tutti l’insediamento del nuovo Parlamento”, sono state le parole del Capo. “Sento il dovere di rivolgere a tutte le forze politiche un forte invito a lasciarsi risolutamente alle spalle le asprezze della contesa elettorale, a ricreare tra di loro e nel Paese quel dialogo che e’ premessa e strumento del buon governo della cosa pubblica”.
“Io sono qui come figlia di un deportato, non mi interessa la contestazione. Ne è valsa la pena”. Lo ha detto Letizia Moratti, candidato sindaco di Milano per il centrodestra, lasciando poco prima di piazza del Duomo il corteo organizzato per la festa della Liberazione al quale aveva preso parte qualche centinaio di metri prima insieme al papà, ex-deportato a Dachau. “Quella di oggi è una partecipazione come cittadino, non come candidato sindaco. Questa è la festa di tutti gli italiani di qualsiasi colore politico, idea e cultura. Sono commossa”, ha detto l’esponente della Cdl. “Sono qui per ricordare il valore del 25 aprile, per ricordare che l’Italia ha ritrovato la propria libertà grazie ai partigiani che, con culture diverse, hanno tutti lavorato per il nostro Paese”. “L’Italia deve continuare a credere nella democrazia e nella democrazia ci sono anche le contestazioni. Noi dobbiamo continuare a lavorare per un futuro fatto anche di democrazia, tolleranza e comprensione”, conclude la Moratti.
In Piazza Duomo, Prodi saluta con la “V” di vittoria.
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