Formazione
Servizio civile,ecco come eleggere i rappresentanti dei volontari
Lettera aperta di Emanule Pizzo ai suoi colleghi
di Redazione
E’ ormai da un anno che ricopro la carica di rappresentante nazionale dei volontari. Faccio parte della Consulta nazionale assieme a rappresentanti degli enti e delle istituzioni per cercare, attraverso dialogo e confronto, di migliorare il ?sistema- servizio civile?. Dalla scorsa primavera, io e Concetto Russo, assieme ai delegati delle regioni, stiamo cercando di creare una rete ampia e dinamica tra i volontari impegnati in Italia e all’estero. Abbiamo creato dei gruppi telematici tramite cui rendere fluidi i contatti, interveniamo nel sito dell’Ufficio Nazionale, interveniamo nelle assemblee e nei dibattiti per portare il punto di vista dei volontari impegnati nell’anno di servizio civile. Insomma?partecipiamo! Ecco la parola chiave: partecipazione!
In ogni regione c’è bisogno di trovare persone che si impegnino in prima persona, che vogliano mettersi in gioco per conoscere e affrontare le problematiche, le esigenze dei volontari, che ne raccolgano le proposte e si preoccupino di portarle avanti, di realizzarle. L’Ufficio Nazionale e le regioni hanno bisogno di interlocutori sicuri che parlino a nome dei giovani in servizio civile . Ecco perché vi chiedo di prendere parte alle elezioni dei delegati e dei rappresentanti dei volontari. Le procedure sono iniziate in questi giorni, nel sito trovate tutte le indicazioni (http://www.serviziocivile.it/elezioni/elezione_volontari.asp).
Se siamo in tanti, se la partecipazione è massiccia, la nostra voce cresce, acquista autorevolezza e il servizio civile non potrà che migliorare.
Votare è un nostro diritto?molto più di un’occasione!
Emanuele Pizzo
Rappresentante Nazionale volontari in SCN
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.