Famiglia

Care imprese, sediamoci a un tavolo

Csr e comunicazione: la proposta di Vita. Di Giuseppe Ambrosio, direttore Vita Consulting

di Redazione

di Giuseppe Ambrosio
direttore Vita Consulting

Dell?incontro di Roma, con i responsabili csr di oltre una dozzina delle principali imprese italiane, restano ben impressi tre argomenti: il primo è che i bilanci sociali chiedono aiuto ai giornalisti. Quasi all?unanimità si è espresso il bisogno di un taglio di lettura giornalistico, fondamentale per la comprensione e, diciamolo pure, per rendere l?oggetto più vivo, raccontabile al di là della carta patinata, belle foto e un po? di numeri. Il secondo, è che la lettura un po? semplificata, ma comunque attenta, precisa e rigorosa, di un bilancio sociale può favorire l?accesso all?informazione da parte di coloro che altrimenti ne sarebbero esclusi. Il terzo è che linguaggio e inclusione sono presupposti essenziali per evitare la deriva autoreferenziale in cui si sta cacciando la csr e tutto ciò che le gira intorno.

Nei due momenti di lavoro (quello di Milano e quello di di Roma) abbiamo capito il ruolo che una content company come Vita può giocare. La proposta di un gruppo come il nostro, nato appunto per garantire una comunicazione socialmente responsabile guidata dal principio di inclusione è, quindi, di attivare un tavolo permanente di confronto dei manager della csr che possa essere un laboratorio attivo e dinamico sul tema della relazione con gli stakeholder, su come si imposta tale relazione e su come essa si comunica. Una proposta che ha il suo focus sui bilanci sociali e che prevede: la disponibilità a studiare la comunicazione più efficace del bilancio sociale; la creazione di un database online di bilanci sociali commentati secondo un linguaggio di tipo giornalistico; lo sviluppo di momenti di incontro e di lavoro con i rappresentanti dei principali stakeholder esterni delle imprese.
A presto, quindi.

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