Famiglia

Bielorussia: le famiglie ospitanti chiamano all’unit

"Il preannunciato ricorso al Tar di AiBi dimostra che bisogna mantenere alta la mobilitazione a difesa del movimento di accoglienza".

di Redazione

Cittadini del Mondo onlus chiama alla massima unità a difesa dei viaggi solidaristici. “Il preannunciato ricorso al Tar dell?AIBI contro l?accoglienza dei bambini bielorussi orfani è un atto inqualificabile che colpisce l?impegno concreto delle famiglie italiane” dice in una lettera aperta Giuseppe Carboni, il presidente. “E’ più che mai indispensabile mantenere alta la mobilitazione a difesa del movimento delle accoglienze, che, è ormai chiaro, ha i suoi avversari principali in Italia”.

In questo contesto, secondo l’associazione, acquisisce ancora maggiore importanza la mozione al Senato presentata il 14 marzo scorso dai Senatori CABRAS (primo firmatario) SERAFINI, BASSOLI, ROSSA, MONGIELLO, MERCATALI, GALARDI, SCARPETTI, che rappresenta in maniera chiara e trasparente un punto di riferimento per tutto il movimento delle accoglienze. La mozione infatti richiede ?piena conservazione dello spirito originario dei progetti di accoglienza italiani, con particolare riferimento alla piena tutela dei rapporti affettivi già instaurati, alla centralità dell’accoglienza in famiglia, pur nel rispetto di chi prevede forme di accoglienza diversificate, un serio percorso di preparazione per le famiglie aderenti, il pieno rispetto delle regole da parte di tutti i soggetti coinvolti e il pronto sanzionamento dei comportamenti illegali?
 
Cittadini del Mondo chiama a raccolta per un pieno sostegno a questa mozione e ricorda “l?impegno e la fermezza del Ministro Ferrero, del Ministro Bindi e del Ministro D?Alema, che hanno lavorato concretamente al nuovo accordo italo-bielorusso di sblocco dei viaggi, un accordo che delinea un argine ai tentativi di azzerare l?esperienza italiana dell?accoglienza internazionale”.

www.sardegnabelarus.it
www.cittadinidelmondo.info
 

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.