Famiglia

Action Aid: “dati Ocse vergogna per l’Italia”

La cooperazione italiana "e' ufficialmente fuori dall'Europa: quello 0,20% Aps/Pil dell'Italia e' un dato che grida vergogna". Action Aid commenta i dati Ocse emersi ieri.

di Redazione

La cooperazione italiana “e’ ufficialmente fuori dall’Europa: la percentuale dello 0,2% del Pil destinata all’aiuto allo sviluppo dall’Italia e’ un dato che grida vergogna”. Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid, commenta così i dati pubblicati ieri dall’Ocse sulle quote che i Paesi destinano all’Aiuto pubblico allo sviluppo. Nella lista stilata dall’Ocse, l’Italia si posiziona al penultimo posto nella classifica europea, seguita solo dalla Grecia.

“I dati dell’Ocse ci confermano che occorre un immediato cambio di rotta da parte del governo per riportare l’Italia definitivamente in Europa”, ha affermato De Ponte, “l’Italia resta lontana dagli impegni presi con gli elettori e in sede internazionale: l’obiettivo di raggiungere lo 0,7% Aps/Pil entro il 2015 e’ sempre di piu’ un miraggio”. Secondo ActionAid, il governo “non puo’ attendere oltre per rimettere l’Italia al passo con gli impegni presi nella lotta alla poverta’ e deve tener fede agli impegni assunti in campagna elettorale e di fronte alla comunita’ internazionale”.

Action aid ha ricordato anche il ritardo nel pagamento delle quote arretrate al Fondo Globale per la lotta all’Aids, la malaria e la tubercolosi. Eppure, afferma De Ponte, il 29 gennaio il presidente del Consiglio, Romano Prodi, in visita ufficiale ad Addis Abeba di fronte all’Unione Africana “aveva annunciato il quasi completamento del versamento, impegno che non e’ stato seguito da fatti concreti”. E ha aggiunto: “l’Italia si appresta a presentarsi al summit del G8 di giugno ancora morosa nei

confronti di un Fondo la cui creazione era stata promossa nel 2001 proprio dal nostro Paese”. Per inviare un monito al governo ed esortarlo al rifinanziamento del Fondo, ActionAid ha lanciato un’azione di sensibilizzazione e denuncia nell’ambito della campagna ‘No poverty No aids’ indirizzata ai 630 componenti della Camera. In commissione bilancio, infatti, comincera’ la verifica per il reperimento delle risorse necessarie a coprire parte del debito e il futuro impegno italiano verso il Fondo. Tutti i deputati hanno ricevuto un ‘kit di primo soccorso’: ai neo-promossi “medici del governo e ambasciatori della lotta all’Hiv”, viene chiesto di utilizzare il ricettario medico “per prescrivere al Governo italiano una cura per i frequenti vuoti di memoria dei quali soffre riguardo agli impegni presi dall’Italia nella lotta all’Aids”

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.