Mondo
Somalia: di nuovo scontri a Mogadiscio, 15 morti
Trenta altri feriti negli scontri che oppongono le milizie locali ai soldati etiopi
di Redazione
E’ di almeno 15 morti e 30 feriti il bilancio dei violenti combattimenti in corso da questa mattina nella parte settentrionale di Mogadiscio, capitale della Somalia. Lo riferiscono fonti dell’agenzia di stampa missionaria ‘Misna’, precisando che il confronto tra milizie locali e soldati etiopi sta continuando a crescere d’intensita’, tanto che alcuni anziani capi del clan Hawiye avrebbero ormai parlato apertamente del fallimento della tregua raggiunta con gli etiopi, invitando la gente a reagire agli “invasori”. I combattimenti piu’ intensi, nei quali gli etiopi stanno utilizzando pezzi di artiglieria pesante e numerosi mezzi blindati, si stanno svolgendo nel quartiere Huriwa e in quello di Yaqshid. In quest’ultima zona, numerosi razzi si stanno abbattendo su zone residenziali, facendo temere che il bilancio di vittime in circolazione finora possa salire rapidamente. Parlando ai media locali, Mohamed Hassan Haad, portavoce del gruppo per il monitoraggio del cessate il fuoco nominato dal clan Hawiye (il piu’ potente di Mogadiscio) nell’ambito dei negoziati con l’esercito etiope, avrebbe confermato la fine della tregua. “Abbiamo a lungo rispettato il cessate il fuoco, ma adesso e’ chiaro che i militari etiopi non vogliono la pace e hanno dichiarato guerra alla nostra gente”, ha detto Haad ad alcune emittenti radiofoniche somale. Intanto fonti giornalistiche locali fanno sapere che sono almeno 3 i civili morti nei pressi dell’universita’ di Lafole, alla periferia di Afgoye (una trentina di chilometri a sud di Mogadiscio) dopo che i soldati di Addis Abeba hanno aperto il fuoco contro un minibus.
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