Cultura

Mosca-grozny: neanche un bianco su questo treno

«Non c’è neanche un bianco su questo treno», ha sibilato a mezza bocca un passeggero russo mentre saliva sul Mosca-Grozny, unico collegamento ancora attivo tra le due capitali...

di Redazione

Mosca-grozny: neanche un bianco su questo treno
di Francesca Sforza, Salerno Editrice, pp. 135, euro 12
«Non c?è neanche un bianco su questo treno», ha sibilato a mezza bocca un passeggero russo mentre saliva sul Mosca-Grozny, unico collegamento ancora attivo tra le due capitali. ?Musi neri, culi neri?, così i russi chiamano i ceceni e tutti i caucasici. Non c?è pace né conciliazione nella Cecenia normalizzata di Vladimir Putin, dove la guerra ha preso forme diverse dallo scontro tra eserciti, ma non si è fatta per questo meno dolorosa: i ragazzi scompaiono – sottratti nottetempo con la forza da uomini col volto coperto -, le donne combattono ogni giorno con la mancanza di acqua, di cibo, di protezione, e gli uomini sembrano in grado di pensare e agire solo in termini di offesa o di vendetta.Un viaggio intenso quello della giornalista de La Stampa, che attraverso incontri e testimonianze raccolte in presa diretta, cerca di andare alle radici del conflitto tra Russia e Cecenia.

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