Mondo

Darfur: prorogata scadenza negoziati

C'è tempo fino a giovedì per trovare un accordo tra governo e ribelli con la mediazione dell'Unione africana.

di Redazione

I mediatori dell’Unione Africana hanno deciso di prolungare di due giorni i negoziati di pace tra governo di Khartoum e ribelli del Darfur, nella speranza che si arrivi finalmente a un accordo per la tormentata regione del Sudan occidentale. Il capo dei negoziatori Salim Ahmed Salim ha spiegato che la richiesta di proroga e’ stata avanzata dal presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, poco prima della scadenza dell’ultimatum fissato per la mezzanotte di ieri. L’obbiettivo e’ convincere entrambe le parti a cedere ancora un po’ sul terreno politico. I ribelli non hanno voluto firmare l’intesa nel tentativo di spingere l’esecutivo di Khartoum a maggiori aperture.

“La proroga di 48 ore ci lascia qualche speranza di ottenere qualche concessione dal governo sudanese e dall’Unione Africana”, ha spiegato il portavoce del Movimento giustizia e uguaglianza (Jem), Ahmed Hussain. Non ha siglato l’accordo neppure l’Esercito di liberazione sudanese (Sla). Il nodo e’ il disarmo delle milizie filogovernative arabe Janjaweed, responsabili della controffensiva che dal 2003 ha provocato 300mila morti e costretto 2,4 milioni di persone a lasciare le proprie case. Ma le posizioni sono distanti anche sul risarcimento ai civili e sulla condivisione delle responsabilita’ di governo. Per ora Khartoum tiene duro. “Noi il documento l’abbiamo firmato la notte scorsa”, ha sottolineato il negoziatore del governo sudanese, Majzoub al Halifa. Ora spetta “ai movimenti usare questo tempo per decidersi e firmare l’intesa”.

Il piano redatto dall’Ua prevede l’istituzione nel Darfur semi-autonomo di un’autorita’ di transizione e la cooptazione dei miliziani ribelli nelle forze di sicurezza governative e nell’amministrazione civile di Khartoum. Ora sono previsti nuovi incontri di Obasanjo e del presidente congolese e presidente Ua Denis Sassou-Nguessou con i due maggiori gruppi ribelli sudanesi e con il governo. Sul terreno la situazione resta difficilissima, come spiega l’agenzia missionaria Misna.

La citta’ di Gereida, che offre rifugio a circa 90.000 sfollati dello stato del Darfur meridionale (uno dei 3 che compone la regione sudanese al confine col Ciad), rischia di diventare il prossimo obiettivo della vasta offensiva delle forze governative. L’allarme e’ stato lanciato da fonti locali delle Nazioni Unite e fatto circolare dal centro informazioni del Palazzo di Vetro a New York. In seguito alla recente offensiva (iniziata il 16 aprile scorso) almeno 3 importanti localita’ sono tornate nelle mani del governo: Jirghana, Donkey Dreisa e Dito Town. “Abbiamo ricevuto rapporti non confermati di un attacco contro la citta’ di Gereida”, ha detto il vice-coordinatore degli affari umanitari in Sudan, Gemmo Lodesani, in una conferenza stampa.

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it