Famiglia

Roma: appello per un assessorato all’immigrazione

L'appello delle Ong e associazioni che presenteranno il 16 maggio la proposta di un assessorato all'integrazione degli immigrati

di Redazione

Roma, in questi ultimi decenni, ha vissuto una grande trasformazione, graduale ma di ampia portata.
È riuscita a viverla senza gravi traumi, conservando la propria identità e i propri valori, mantenendo la propria vocazione di apertura al mondo con un messaggio di dialogo e di pace, riuscendo ad accogliere persone di ogni continente che si sono inserite in ambito lavorativo, sociale e politico: si tratta di 242 mila immigrati regolari e stabili.

L?Amministrazione capitolina che sta per finire il proprio mandato ha cercato di sviluppare un modello di città partecipata, solidale, promotrice di sviluppo economico, sociale e culturale. Ha saputo offrire l?immagine di una città che appartiene a tutti coloro che vi risiedono e vi lavorano, educando così all?incontro di civiltà contro la cultura dello scontro, all?apertura socio-culturale contro ogni forma di ghettizzazione. Ha saputo porre i giusti semi per uno sviluppo armonico della città. Semi che vanno ora curati, coltivati, fatti crescere. Perché il rischio che possano rinsecchire rimane sempre in agguato.

Il problema principale a cui le Amministrazioni locali devono far fronte è quindi quello dell?integrazione di queste nuove persone stabilizzate. Solo un?equilibrata integrazione, basata sui diritti e sui doveri di cittadinanza, può infatti permettere un salutare sviluppo delle nostre città. Si tratta di un impegno in cui dovrà essere coinvolta l?intera collettività per cogliere, in queste nuove presenze e insieme ad esse, tutte le possibili opportunità di crescita e di sviluppo.

Il modello francese di integrazione, tendente all?assimilazione, non è riuscito a rispondervi in modo adeguato. Le tensioni, specie nelle grandi città, appaiono infatti con sempre maggiore evidenza. Anche il modello britannico, più disposto al comunitarismo, ha prodotto in molti casi una cittadinanza di ?estranei?. L?Italia è ancora nella condizione di potere pensare e promuovere un modello di integrazione che faccia tesoro dei limiti già sperimentati altrove e sia adatto al nostro modello di società con le sue dinamiche unificanti e disgreganti. Roma può rappresentare in questo cammino un importante esempio. Può e deve: non c?è altra via al suo sviluppo, infatti, che quella della migliore inclusione ed integrazione e dei suoi abitanti.

?L?integrazione per il bene di Roma? quindi: una positiva, equilibrata e rispettosa integrazione, per il bene di questa città che amiamo e che è amata dal mondo.

Noi Ong e Associazioni romane, che operiamo da anni in solidarietà con i paesi da cui molti degli immigrati provengono, ci adopereremo con l?Amministrazione comunale perché questa indispensabile integrazione possa avvenire al meglio. Conosciamo i paesi di provenienza, le loro popolazioni, i loro problemi insieme alla loro cultura e alla straordinaria ricchezza di umanità che ancora sanno esprimere. Ci proponiamo come attori privilegiati in questo dialogo, fatto di umanità, conoscenza, comprensione e riconoscimento, che deve portare alla migliore inclusione ed integrazione per il bene della nostra città, per ?il bene di Roma?. Riteniamo infatti di potere contribuire allo sviluppo del percorso programmatico del Comune su questo tema per il medio periodo.

Convinti che questa sia una delle questioni principali a cui nei prossimi anni saremo confrontati, specie nelle grandi città, chiediamo al Sindaco che governerà per il prossimo quinquennio di istituire un Assessorato all?Integrazione che promuova e coordini tutte le iniziative utili a tal fine. Chiediamo ai prossimi Consiglieri Comunali e agli eletti nei Municipi di favorire tale scelta dotandola di strumenti e di efficacia a tutti i livelli. Non si tratta di un Assessorato all?immigrazione, che rischierebbe di isolare e separare il cittadino immigrato dal resto della cittadinanza, ma di un Assessorato che riguarda tutti, vecchi e nuovi cittadini, la loro inclusione e le possibilità di incontro, di conoscenza, di apprezzamento, di crescita e di sviluppo della città e dei suoi quartieri, di apertura all?altro e al mondo. Che riguarda ?il bene di Roma? e il suo futuro.

Promotori:
Marco Petrini, Magis
Donato Di Santo, Movimondo
Paola Villa, Ipsia-Acli
Nino Sergi, Intersos
Guido Barbera, Cipsi
Anna Maria Donnarumma, Prodocs
Cinzia Giudici, Cosv
Paolo Dieci, Cisp
Giovanna Montagnoli, Vides
Silvia Stilli, Arcs-Arci
Jean Benissan, Anolf
Romano Fratarcangeli, Iscos
Bruno Bruni, Progetto Sud
Sergio Bossoli, Progetto Sviluppo
Alfredo Somoza, Icei
Antonio Chiappetta, Cies
Antonio Lopez y Royo, Ricerca e Cooperazione
Ottavio Tozzo, Alisei
Alvaro Merli, Dokita
Pasquale Ranghelli, Pane e Rose
Lina Tieri, Lidu 2
Mauro Carla, Mar
Elide M. Taviani, Asal
Flavio Cimini, Aifo
Gianni Tarquini, Terre Madri
Olga Jazzarelli, Seniores Italia
Enza Giuntoli, Asi
Claudio Rosati, Comi
Mariuccia Idrato, Alm
Lorenzo Sibona, Engim
Antonello Iuorio, Asfit
Gianni Mori, Ancis

Le Ong e Associazioni romane invitano ad un incontro con i candidati al Consiglio comunale e ai Municipi. Sarà presente il sindaco Walter Veltroni.

Martedì 16 maggio, ore 18,30-20,00 presso il Cra-Acea, Via Angelo Battelli, 6 Roma

Per aderire all?appello, scrivere a:
integrazioneroma@email.it

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