Mondo

L’agenda del governo: ritiro dall’Iraq, quote rosa e cuneo fiscale

Il calendario inviato dal ministro dei rapporti con il parlamento ai presidenti di Camera e Senato

di Redazione

Ritiro delle truppe italiane dall’Iraq, quote rosa, riforma della legge Cirielli sull’inappellabilita’ delle sentenze, proroga dei termini dell’entrata in vigore dei decreti attuativi della riforma dell’ordinamento giudiziario, cuneo fiscale. Sono questi alcuni dei principali provvedimenti indicati nell’agenda di governo.

‘Nella giornata di oggi, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme, Vannino Chiti, ha inviato ai Presidenti del Senato, Franco Marini, e della Camera, Fausto Bertinotti, le indicazioni del Governo per la predisposizione del calendario dei lavori parlamentari del primo immediato periodo”, di legge in una nota di Palazzo Chigi. ”In attesa di una verifica doverosa della reale situazione finanziaria, si e’ scelto di lavorare su provvedimenti realizzabili interamente senza che incidano sui capitoli di spesa. Il calendario proposto contiene provvedimenti riguardanti la politica estera, l’economia e le politiche sociali e ambientali”, viene spiegato. ”Questi gli argomenti che saranno trattati nei prossimi Consigli dei Ministri per il successivo invio delle relative proposte alle Camere: il provvedimento che definisce la tempistica del ritiro delle truppe dall’Iraq e il rifinanziamento delle missioni di pace”. Il rientro del contingente italiano viene indicato al primo punto dell’agenda.

L’elenco dei provvedimento prosegue con ”il Ddl per sopperire alla carenza di approvvigionamento del gas e favorire il processo di liberalizzazione del mercato dell’energia e lo sviluppo delle fonti rinnovabili e di risparmio energetico. Il Ddl di delega per la riforma delle politiche industriali e il rilancio delle imprese”. ”Il DL di proroga dal 31 luglio al 15 dicembre 2006 della sospensione dei giudizi pendenti e delle procedure di riscossione e recupero dei carichi contributivi previdenziali di agricoltori e imprese agricole e il Ddl di rinnovo delle deleghe per il rilancio dell’agricoltura, per il codice agricolo e per la revisione del settore biologico”, si specifica. Inoltre, nell’elenco si parla del ”provvedimento per l’istituzione di nuovi Parchi nazionali” e ”i Ddl sulle ”quote rosa”, sulla riforma della legge sulla cittadinanza e sul sostegno di un parto sicuro e indolore. Il Ddl di riforma dei criteri di assegnazione dei diritti televisivi sugli eventi sportivi. Il DL sulla riorganizzazione delle competenze dei Ministeri e il disegno di legge sul recepimento delle Direttive UE (”Legge comunitaria 2006”).

Nell’agenda delle priorita’ del governo Prodi c’e’ anche il capitolo sulla giustizia. ”I Ddl di riforma della legge sulla inappellabilita’ delle sentenze di proscioglimento, di riforma della legge 5 dicembre 2005 n. 251 (ex Cirielli); la proroga dei termini dell’entrata in vigore dei decreti attuativi della riforma dell’ordinamento giudiziario”. ”Nelle prossime settimane, inoltre, il Consiglio dei Ministri affrontera’ la discussione sul Ddl di attuazione delle norme costituzionali su Roma Capitale e sulle altre aree metropolitane”, si sottolinea. ”I Ministri competenti, infine, provvederanno alla rimodulazione dei tempi di attuazione del 2° ciclo della Riforma della scuola e alla correzione dei Decreti -si conclude nella nota di Palazzo Chigi- sulle nuove classi di laurea e sulla programmazione triennale 2007-2009”.

Tempi rapidi anche per il dpef, che conterrà, tra l’altro,
le linee-guida della diminuzione del cosiddetto cuneo fiscale, l’introduzione di un credito d’imposta per le imprese delle aree svantaggiate che assumono stabilmente nuovi lavoratori o stabilizzano lavoratori precari e interventi di incentivazione e promozione della ricerca.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.