Mondo
Ex vice presidente Monte Paschi di Siena muore di malaria
Stefano Bellaveglia deceduto al suo ritorno da un viaggio di volontariato dal Congo
di Redazione
Il presidente della holding di partecipazioni aziendali Hopa, Stefano Bellaveglia, è morto nel policlinico “Le Scotte” di Siena, dove era stato ricoverato ieri pomeriggio. Bellaveglia, 48 anni il prossimo 16 giugno, è stato vittima di una forma violenta di malaria, contratta durante un recente viaggio in Repubblica democratica del Congo. Il presidente di Hopa era stato ricoverati ieri, nel reparti di rianimazione, poco dopo le 14.30. Sembra che poco prima avesse perso i sensi, nella sua abitazione, e che a chiamare il 118 siano stati i familiari. Da qualche giorno era febbricitante e la temperatura avrebbe avuto un picco improvviso.
Giunto al pronto soccorso privo di conoscenza, le sue condizioni sono apparse gravi. I medici lo hanno subito sottoposto a cure intensive. Per tutta la notte la città è stata stretta alla famiglia: a fargli visita in ospedale, fra gli altri, il sindaco di Siena Maurizio Cenni, il presidente della Provincia Fabio Ceccherini, il presidente della Banca Monte dei Paschi Giuseppe Mussari e il segretario provinciale e deputato Ds Franco Ceccuzzi.
Bellaveglia era rientrato dal Congo il 18 maggio scorso, dopo aver portato gli aiuti raccolti dall’associazione “Il fuoco del futuro”, che lui stesso aveva contribuito a creare, nel gennaio del 2005, con l’intenzione – si legge nel sito dell’associazione – “di sviluppare progetti tesi a sostenere la crescita culturale, sociale ed economica dei Paesi in via di sviluppo”.
Nato a Passignano sul Trasimeno, in provincia di Perugia, il 15 giugno del 1958, Bellaveglia dopo gli studi rimane a Siena, dove ricopre la carica di segretario generale della Cna provinciale. Iscritto al Pds prima e ai Ds poi, è molto vicino al presidente Massimo D’Alema. Nel 1997 entra nel consiglio del Monte dei Paschi di Siena – presidente Luigi Spaventa – e nel 2003 diventa vicepresidente vicario. Nel frattempo – dopo aver ricoperto incarichi in alcune società controllate dal Monte – nel 2004 entra nel cda di Hopa come vicepresidente vicario.
Nel gennaio del 2005 era stato tra i promotori dell’associazione onlus “Il fuoco del futuro”, impegno che a metà maggio lo aveva portato in Congo, da dove era rientrato il 18 maggio. Lì che avrebbe contratto la malaria, trascurando però la febbre che invece poteva essere il primo segnale della malattia che lo ha portato alla morte.
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