Famiglia
La guerra contro il terrorismo? “Una diversione pericolosa”
Lo denuncia un rapporto del prestigioso think tank inglese Oxford Research Group
di Redazione
Gli universitari e i ricercatori scendono nuovamente in campo. Sempre contro la lotta anti-terrorismo, la madre di tutte le battaglie portate avanti dalla Casa Bianca a colpi di campagne stampe martellanti e difese strenue contro chi mette in sospetto la lotta in nome della libertà. Questa volta è toccato a un think tank prestigiosissimo, lo Oxford Research Group. La guerra contro il terrorismo è “una diversione pericoloso” e il “rischio di attentati terroristi dello stile di New York, Madrid o Londra è aumentato invece che di diminuire” afferma il rapporto reso pubblico stamane.
Gli attacchi sferrati da questo gruppo di riflessione, composto da menti del calibro di Paul Rogers, professore all’Università di Bradford, si appoggia su una serie di studi portati avanti per diciotto mesi. Nei suoi contenuti, non c’è nulla di nuovo di cui gli oppositori della lotta antiterrorismo già sapevano. Solo che a ribadirlo sono universitari di prima categoria. Accuse quali il terrorismo ha “creato più sostenitori del terrorismo che ne ha eliminati” mirando più “a garantire uno statu quo militare piuttosto che a prendere in considerazione le radici del problema” assume quindi un altro tenore.
Senza sorpresa, l’Irak e l’Afghanistan “sono sempre più instabili e il movimento Al Qaeda è sempre attivo”. Questa politica di sicurezza militare, pronta a inghiottire centinaia di miliardi di dollari, “è destinata alla sconfitta sul lungo termine” in quanto non prende in considerazione minacce alla sicurezza mondiale “molto più serie, durature e distruttrici”.
Tra queste minacce, il rapporto cita il cambiamento climatico, il sovrarmamento planetario o la competizione sempre più spinta per la spartizione delle risorse quali il petrolio, il gas naturale e l’acqua. Questi fenomeni sono destinati a provocare perdite di vite umane “mai eguagliate dalle altre minacce potenziali in corso, ivi compreso il terrorismo”.
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