Famiglia
Milano: Rapporto povertà della Caritas
Crescono il disagio e la povertà nella diocesi e in provincia di Milano. Nel 2005 in aumento le richieste ai centri di ascolto della Caritas Ambrosiana. Don Roberto Davanzo: «La famiglia appare sempre
di Redazione
Nel 2005 sono state 15.701 le persone in situazione di povertà materiale e disagio sociale che si sono rivolte ai 62 centri di ascolto della diocesi (22 a Milano e il resto nella altre zone) ai servizi Sai, Sam e Siloe di Caritas Ambrosiana. Erano state 12.757 nel 2001. In crescita anche i bisogni (21.285) e le richieste d?aiuto (40.387) emersi in oltre 35.045 colloqui effettuati dagli operatori. Questo è ciò che emerge dal Quinto rapporto sulle povertà nella diocesi di Milano, realizzato dall?Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse della Caritas Ambrosiana, presentato questa mattina.
Dai dati emerge la prevalenza, tra gli utenti, di donne (67,8% erano il 64,3% nel 2001) e di stranieri (75,6% nel 2005 erano il 69,9% nel 2001). Nel 2005 sono stati registrati 21.285 bisogni. Dal 2001 al 2005 i primi 5 bisogni si confermano: le problematiche occupazionali, reddito, passato dal 25,9% del 2001 al 30,3% del 2005, abitative (che si assestano al 15,5%) e quelle degli stranieri, che invece sono diminuite dal 19,5% del 2001 al 15,2% del 2005.
Nel 2005 le richieste sono invece state 40.837, con una media di 2,6 richieste a persona. La richiesta più diffusa e più ripetuta è quella del lavoro (59,9%, calato di due punti percentuali rispetto al 2004). Rispetto allo scorso anno, poi, sono aumentate sia le richieste di beni materiali e servizi (nel 2004 erano pari al 19,9%, nel 2005 raggiungono il 21,4%), sia quelle di prestazioni professionali (11,1%) e di sussidi economici (6,3%). Significativa è anche la richiesta di sostegno personale (19,4%).
Oltre all?analisi del quadro diocesano, il Rapporto 2005 contiene il bilancio di due anni del Progetto Carta Equa (nato grazie a una collaborazione tra Caritas Ambrosiana, Coop Lombardia e Banca Etica) che ha fatto registrare oltre 339 richieste presentate da maggio 2004 a gennaio 2006 (61,9 % da Milano) e la lettura dei dati relativi alla provincia di Milano (derivati da un campione di 43 centri d?ascolto), in virtù di un progetto di collaborazione in atto tra Caritas e amministrazione provinciale.
«Oltre il 75 per cento degli utenti dei centri d?ascolto è straniero ? ha detto don Roberto Davanzo alla conclusione del convegno di presentazione del rapporto ?, una situazione che pone l?urgenza di una riflessione sull?integrazione. Credo sia necessario sviluppare un?identità biculturale, in cui ogni minoranza mantiene i propri valori pur riuscendo a fare propri anche quelli della cultura di accoglienza. Solo così sarà possibile generare una vera e propria ?cittadinanza? per gli immigrati, una situazione in cui sarà possibile una reale e piena partecipazione alla vita della polis con il riconoscimento di quei diritti e quei doveri che sono comuni a tutti i cittadini».
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