Famiglia
Anziani, emergenza caldo in ospedali e case di riposo
L'Osservatorio della terza età: l'aria condizionata è ancora un miraggio
di Redazione
Emergenza caldo anche per i 500 mila anziani ospitati negli ospedali e nelle case di riposo della Penisola, dove l’aria condizionata resta un miraggio. L’Osservatorio della terza eta’ (Ote) chiede percio’ al ministro della Salute Livia Turco, che ha gia’ allertato gli enti locali e messo a punto un piano anti-caldo, di estendere il monitoraggio alle strutture con un’alta concentrazione di ‘over 65′, gia’ debilitati dalle malattie. Ce ne sono circa 234 mila nelle case di cura e 247 mila negli ospedali. Secondo i dati illustrati dal segretario generale dell’Ote Roberto Messina, a margine della presentazione del volume di Ote e Federanziani ‘Sanita’ in cifre’ questa mattina a Palazzo Marini a Roma, gli impianti di aria condizionata mancano nel 52% degli ospizi pubblici. Solo nel 20% si trovano i condizionatori nei locali comuni come la sala tv o il refettorio. Non c’e’ refrigerio nel 45% delle case di riposo private. In queste strutture solo il 14,8% dei locali comuni e’ dotato di condizionatori. ”La mancanza di impianti di refrigerazione – sottolinea Elia Ricci, responsabile del Dipartimento sanita’ dell’Ote – e’ ancora piu’ grave in luoghi di cura come case di riposo e ospedali: se non c’e’ aria condizionata essere ricoverati non significa nulla. Anzi e’ peggio, soprattutto in considerazione dell’aumento delle infezioni”. Da qui il rinnovato appello alla Turco: ”dopo due anni di denunce – affermano i responsabili dell’Ote – non e’ stato fatto molto. Le emergenze bisogna evitarle con una politica di interventi a monte e non fronteggiarle quando sono gia’ critiche”.
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