Mondo

Adozioni: il ministro Bindi incontra gli enti

Nell'ambito di un vertice a Roma tra enti autorizzati e magistrati minorili

di Redazione

?C?è da ben sperare per le adozioni internazionali e a nostro avviso è certamente un buon inizio per il ministro della Famiglia Rosy Bindi: è la prima volta che un ministro partecipa a un gruppo di lavoro con chi si occupa di adozione, cogliendo subito i nodi da sciogliere nell?adozione internazionale, per svilupparla e dare finalmente una svolta?.
E? il commento di Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini, presente all?incontro di ieri a Roma tra enti autorizzati e magistrati minorili, incontro voluto per individuare possibili soluzioni ai problemi che emergono nel corso dell?iter adottivo.

Il ministro Bindi ha sollevato una serie di questioni urgenti:
le adozioni internazionali devono rientrare nell?ambito della politica estera italiana; occorre superare la burocratizzazione;
le leggi, se necessario, vanno modificate ?ma di concerto con tutte le forze impegnate e in un momento di maggiore conoscenza?
e, ?sebbene non sia il momento più idoneo .- ha aggiunto il ministro – è necessario trovare finanziamenti pubblici per il settore adozioni?.

?Una novità eclatante sotto il profilo etico è che il ministro della Famiglia ha compreso l?aspetto fondamentale delle adozioni – ha concluso Griffini – : Rosy Bindi ha detto che ?Non esiste un diritto delle coppie all?adozione, non esiste un diritto a un?eugenetica dell?adozione in sede giudiziaria?. Come affermiamo da tempo, esiste solo il diritto di essere figlio?.

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