Famiglia
Immigrati: più facili i ricongiungimenti
Il Consiglio dei ministri ha recepito una direttiva Ue del 2003: sarà più facile far arrivare in Italia figli e genitori. Ora bisogna aspettare che il decreto approvato dal governo arrivi in Gazzetta
di Redazione
I ricongiungimenti familiari diventeranno molto più semplici. Il Consiglio dei Ministri ha approvato stamattina un decreto che recepisce una direttiva europea, modificando diverse norme dell’attuale legge sull’immigrazione.
Innanzitutto, un cittadino straniero regolarmente residente in Italia non avrà più bisogno di dimostare che il figlio minore rimasto all’estero è a suo carico per farlo venire in Italia. Cade quindi un requisito che, tra l’altro, allungava i tempi per il ricongiungimento a causa delle verifiche che andavano fatte sui documenti presentati dal genitore.
Sarà anche più facile riabbracciare i genitori: basterà dimostare che sono a proprio carico. La Bossi-Fini prevede invece che si possa chiedere il ricongiungimento solo per i genitori a carico che non hanno altri figli nel Paese d’origine, “ma che importanza ha se un genitore ha un altro figlio se poi sono morti di fame entrambi?” ha commentato il min. dell’Interno Amato al termine del Consiglio del ministri. Favorire i ricongiungimenti con i genitori vuol dire portare in Italia tanti nonni pronti ad accudire i figli degli immigrati, “e io considero il diritto al nonno un diritto fondamentale di minori”, ha aggiunto Amato.
Il decreto approvato stamattina rende inoltre più flessibili le norme sull’idoneità dell’alloggio, anche questa richiesta per i ricongiungimenti. “Una alloggio ci deve essere, – ha spiegato ancora Amato – ma non è obbligatorio che corrisponda al metraggio dato dalla legge regionale”, a quanto ha anticipato il ministro dovrebbero infatti bastare “i requisiti stabiliti dalla Asl per l’abitabilità”.
Viene infine data la possibilità di lavorare ai genitori che accompagnano un figlio in Italia perché si sottoponga a delle cure mediche: oggi, non avendo un permesso di soggiorno valido per stipulare un contratto di lavoro, vanno quasi inevitabilmente a ingrossare l’esercito del sommerso.
Fin qui le anticipazioni sul decreto sui ricongiungimenti fornite da Amato al termine del Consiglio dei Ministri. Bisognerà adesso aspettare che venga reso noto il testo per scoprire le altre novità, e soprattutto che la pubblicazione in Gazzetta Ufficiala perché queste entrino finalmente in vigore.
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