Welfare

Lavoro nero: anche un bambino tra i raccoglitori di pomodori

Un operazione di polizia ha identificato 29 immigrati della Bulgaria, tutti privi di permesso di soggiorno, fra i quali 19 uomini, 9 donne e un bambino di 7 anni

di Redazione

Due ‘caporali’ e due proprietari terrieri, responsabili di aver favorito la permanenza sul territorio nazionale di cittadini extracomunitari irregolari, impiegnandoli illegalmente nelle attivita’ di raccolta del pomodoro, sono stati denunciati dai militari del Comando Provinciale dei carabinieri di Foggia nell’ambito delle indagini sul fenomeno dello sfruttamento della mandopera straniera in agricoltura.

Nel corso dell’operazione, che ha interessato le campagne del comune di San Severo, i carabinieri hanno rintracciato e identificato 29 immigrati della Bulgaria, tutti privi di permesso di soggiorno, fra i quali 19 uomini, 9 donne e un bambino di 7 anni. I lavoratori immigrati vivevano in rifugi di fortuna adattati all’interno di vecchi casolari abbandonati e fatiscenti e versavano ai caporali per il loro trasporto nei terreni agricoli 2,50 euro a testa a fronte di 3,50 euro per ogni cassone di pomodoro riempito. All’operazione ha collaborato l’Ispettorato del Lavoro.

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