Formazione

Volontari e giornalisti sullo stesso binario

I Fratelli della stazione da sette anni distribuiscono cibo e abbigliamento ai senza fissa dimora. Da quella esperienza è nato un periodico diffuso in oltre 5mila copie: "Fogliodivia"

di Redazione

di Mara Mundi

Tendere un giornale è meglio che tendere una mano: con questo slogan, quattro barboni distribuiscono a Foggia 5.300 copie di Fogliodivia, il giornale di strada pubblicato dall?associazione I fratelli della stazione. Da un anno e mezzo, nove volontari con la passione del giornalismo si incontrano in una stanzetta messa a disposizione da Trenitalia, per raccontare storie di vecchie e nuove povertà. «L?ambizione è quella di uscire ogni trenta giorni, ma non è facile rispettare la scadenza: dall?8 aprile 2005 abbiamo stampato solo sette numeri, anche perché possiamo far leva solo sulle nostre forze e sull?aiuto dei sostenitori», spiega il direttore Emiliano Moccia.

Il costo vivo di una copia è di 40 centesimi, coperti attraverso l?autofinanziamento, il contributo dell?assessorato provinciale alle Politiche sociali e le offerte di lettori e sponsor privati. I clochard addetti alla distribuzione indossano una casacca che spiega le finalità sociali dell?iniziativa. «Ricevono un compenso di 70 euro ciascuno, e firmano una regolare ricevuta di pagamento», spiegano i promotori dell?iniziativa. «Si tratta di una piccola somma che certo non risolve il problema; il nostro obiettivo, però, è quello di dare dignità al lavoro che svolgono, agendo su autostima e gratificazione», aggiunge il direttore. «In sedici pagine, formato A4, in bianco e nero, cerchiamo di mettere in contatto l?universo dei poveri con la città e le istituzioni». I casi sono segnalati da una cinquantina di collaboratori, tutti impegnati nel sociale, che entrano in contatto con realtà di estrema indigenza. Molte notizie arrivano dall?associazione che edita il giornale: da circa sette anni, un gruppo di ragazzi si incontra ogni sera dinanzi alla stazione per distribuire cibo e indumenti, ma anche chiacchiere e sorrisi, ai senza fissa dimora che dormono nei vagoni abbandonati.

La copertina dell?ultimo numero è dedicata all?attualità: gli extracomunitari ?schiavi e malpagati? che lavorano alla raccolta del pomodoro. Ci sono anche altre testimonianze dirette: Adam del Togo, Ianus della Cecenia, Benai Saye di Yopongon, in Costa d?Avorio. L?ultima pagina è sempre riservata a numeri e indirizzi utili: un vademecum a disposizione dei vagabondi per conoscere i centri dove mangiare, dormire e farsi curare.

Dall?associazione I fratelli della stazione, inoltre, è nato anche lo sportello Avvocato di strada, per offrire assistenza legale a persone che, sprovviste di residenza anagrafica, non possono ricorrere al gratuito patrocinio. Insieme – associazione, sportello e giornale – stanno promuovendo il progetto Via Città di Foggia: «Si tratta di una via virtuale per i senzatetto, che potranno così usufruire di una serie di servizi: assistenza sanitaria e sociale, certificazioni anagrafiche e di stato civile, diritto al voto ed eventuali sussidi». Il giornale dedicherà all?argomento uno spazio fisso su ogni numero.

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