Non profit

Guzzetti: attenzione al rischio depauperamento per le fondazioni

Il presidente dell'Acri è intervenuto all’audizione svolta in Senato sull’attuazione delle norme della legge sul risparmio

di Redazione

Il presidente dell?Acri, Giuseppe Guzzetti, nel corso dell?audizione svolta in Senato sull?attuazione delle norme della legge sul risparmio ha evidenziato ?i rischi di depauperamento patrimoniale che potrebbero determinarsi per le Fondazioni, azioniste delle banche conferitarie, laddove le quote di Banca Italia non fossero adeguatamente valorizzate, come avvenuto nella prima formulazione della norma, fortunatamente successivamente cassata, che in pratica stimava in 800 milioni di euro l?ammontare del capitale della Banca d’Italia?. ?Secondo una simulazione effettuata in sede Acri -ha riferito Guzzzetti- sulla base dei dati disponibili, una valorizzazione del capitale della Banca d?italia di 800 milioni darebbe origine a circa 500 milioni di perdite per i principali gruppi bancari?. Guzzetti ha anche sottolineato che quando si dovranno emanare le modalità attuative del trasferimento delle quote di BI non si potrà prescindere dal dettato costituzionale che, nel riconoscere e garantire la proprietà privata, ne tutela l?esproprio per motivi di interesse generale, prevedendo un indennizzo?.
”Auspico pertanto -ha detto Guzzetti- un giusto indennizzo per la cessione obbligatoria delle suddette quote, che non potrà che avere come riferimento la consistenza patrimoniale della banca, da conteggiarsi sulla base dell’applicazione degli IAS”. ?Quanto alla possibilità -ha concluso il presidente dell’Acri- che le Fondazioni siano destinatarie di quote di Banca d?Italia, osservo che ciò, benché gratificante, ne saremmo onorati, non appare compatibile con gli obblighi previsti dalla legge Ciampi per gli investimenti delle Fondazioni, che devono avere una adeguata redditività ai fini del perseguimento delle finalità istituzionali?.

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