Ermanno Olmi annuncia un nuovo film sulla terra. Dopo l’Albero degli zoccoli, questa volta tocca a Terra Madre. «Sarà un fil senza attori», dice oggi a Repubblica. «Meglio, gli attori saranno le comunità del cibo. Non sarà un’opera cinematografica ma un contributo alla civiltà».
Il problema dei consumatori di oggi, per il regista, è che «gli manca il rapporto con la terra. Io riesco ancora a riconoscere il profumo di una pesac buona, loro non so. Un tempo un genitore non avrebbe dato a suo figlio una merendina transegnica: forse non hanno conosciuto il pane, latte e zucchero».
Ma Olmi non è poi così pessimista: «Due cose riguardano davvero la vita dell’uomo: fare l’amore e mangiare. Sono le due attività che che garantiscono la prosecuzione del genere umano».
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