Formazione
‘Milano ingoia’ un film da guardare con le orecchie
Club VITA/ Torna filmaker e il Premio Vita con il film diretto da Silvano Cavatorta
di Redazione
Ventiseiesimo compleanno per Filmaker, il Festival diretto da Silvano Cavatorta che prenderà il via il 21 novembre (Milano Spazio Oberdan, fino al 29). Particolarmente attento al documentario, il festival, che ha guadagnato nelle ultime dieci edizioni il suffisso doc, e ha contribuito agli esordi di registi come Silvio Soldini, Paolo Rosa, Daniele Segre e, in anni più recenti, di Giovanni Maderna, Michelangelo Frammartino e Alina Marazzi, anche quest?anno nella sezione ?Paesaggi umani? ha previsto il Premio Vita non profit magazine. Premio che ha consentito il debutto di Antonella Grieco che, come scrive nelle sue note biografiche: «vive male, studia e lavora poco a Milano dal 1977, anno in cui è venuta al mondo». Il titolo del film promosso da Vita (e scelto tra oltre 40 candidati) è Milano ingoia. Un titolo che la Grieco spiega così: «Nulla mi importa di questa città se non gli incontri con le persone che poi amo e Piero è una di queste persone. Milano che ingoia è un tentativo, un tentativo di trattare qualcosa di semplice come parlare con un amico, passargli l?accendino, bere insieme, guardare fuori dalla finestra. È un tentativo per il quale ho voluto accostare alla priorità della registrazione dell?oggetto ?bruto? (il volto, il dettaglio), un approfondito realismo sonoro: ho immaginato un documentario che potesse essere ?guardato? anche solo con le orecchie e a occhi chiusi».
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