Formazione

Il mio teatro delle caverne

Tre domande a/ Emma Dante, regista attrice, drammaturga e nome emergente del teatro italiano di ricerca. Di Chiara Cantoni

di Redazione

Regista, attrice e drammaturga, Emma Dante è un nome emergente del teatro italiano di ricerca. Col nuovo spettacolo Cani di bancata denuncia l?apparato mafioso e la connivenza di politici e funzionari dell?alta società.

Che cos?è questo spettacolo?
L?atto d?accusa contro un sistema così profondamente radicato nel tessuto sociale da diventare invisibile, così tentacolare da non fare più rumore; un fenomeno camaleontico, pervasivo, capace di reinventarsi con l?evolvere delle politiche territoriali.

Il teatro può fare qualcosa?
Non a livello di sistema, ma non è una buona ragione per tacere. E non lo è neppure il fatto che l?argomento sia trito e ritrito: anche a costo di reiterare banalità, bisogna continuare a parlarne. Questione di responsabilità.

La fa semplice?
Lo è. Il mio è un teatro primitivo, delle caverne: gioco con la clava, con l?archetipo e il rituale per raccontare situazioni reali. I miei spettacoli nascono dalla necessità, senza alcuna pretesa concettuale.

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