Mondo
Operatori della Cri gli italiani rapiti a Gaza
Gianmarco Onorato di Milano e Claudio Moroni della provincia di Varese i due italiani rapiti nel pomeriggio. Stavano seguendo un progetto della Croce rossa internazionale
di Redazione
I due operatori italiani rapiti oggi intorno alle 15,30 a Gaza sono Gianmarco Onorato di Milano e Claudio Moroni di Busto Arsizio e residente a Cardano al Campo sempre in provincia di Varese.
La notizia è stata lanciata dall?edizione online del quotidiano israeliano Haaretz citando fonti palestinesi, le quali hanno precisato che i due sono stati catturati a Deir el-Balah nella zona centrale di Gaza. Secondo altre fonti palestinesi, scrive sempre Haaretz, i due sarebbero stati rapiti nella città di Khan Yunis.
Onorato e Moroni stavano dirigendosi verso Gaza da Khan Yunes dove si trovavano per seguire un progetto in collaborazione con la Croce Rossa Internazionale. Per Moroni si tratta della prima esperienza all’esterno con il ruolo di delegato della Croce Rossa Internazionale, mentre Onorato ha alle spalle numerose missioni in Paesi esteri (tra gli altri Mozambico, Ruanda, Honduras, Bosnia, ex Zaire) ed è il capo della delegazione Cri in Palestina.
Moroni, presidente di un?associazione da lui stesso fondata i ?Delfini Birichini? di Busto Arsizio ha collaborato per alcuni anni con la locale sede dell?Enaip occupandosi dell?inserimento lavorativo dei disabili.
«Stiamo lavorando con tutti i nostri mezzi e contatti per ottenere il loro rilascio» ha detto alla Misna (www.misna.org) a poche ore dal rapimento, Simon Schorno, portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa, precisando che al momento nessuna sigla aveva rivendicato il rapimento. «Moroni e Onorato erano a bordo di un mezzo della Croce Rossa internazionale, con insegne visibili, quando appena usciti da Khan Yunes una macchina gli ha sbarrato la strada» dice ancora Schorno alla Misna. «Ne sono usciti alcuni uomini armati che li hanno caricati in macchina e portati via. I due, dipendenti della Croce rossa italiana, erano arrivati questa mattina a Gaza per seguire un progetto di sostegno psicologico avviato dalla Mezzaluna Rossa e coordinato dall?Icrc (Comitato internazionale della Croce Rossa )».
Il progetto nel quale lavorano Onorato (63 anni) e Moroni (36), si occupa di sostegno psicologico a mamme e bambini a Gaza, Ebron e Betlemme. Secondo quanto riportato da Misna, Onorato è arrivato a Gerusalemme nel marzo scorso con il compito di seguire gli aspetti organizzati del progetto e tenere i rapporti con i colleghi dell?organismo palestinese. Moroni è uno psicologo che si è unito a Onorato lo scorso settembre per una verifica periodica sull?andamento del progetto prima del rientro previsto per il 15 dicembre. Entrambi hanno base a Gerusalemme da dove si spostano per raggiungere le diverse località coinvolte nel progetto, sostenuto dalla Croce Rossa italiana attraverso l?invio di specialisti e il finanziamento.
Il presidente nazionale della Croce Rossa italiana Massimo Barra, che sta seguendo gli sviluppi della vicenda dei due operatori rapiti nella Striscia di Gaza, ha disposto l’allestimento presso il comitato centrale della Cri un presidio attivo 24 ore su 24, coordinato da Marcello Guerra. La Croce Rossa italiana, impegnata dal gennaio 2005 nei territori palestinesi, con un progetto di assistenza psico-sociale nei tre centri di Hebron, Betlemme e Gaza. ”Le attività sono portate avanti in collaborazione con la Mezzaluna Rossa palestinese e in coordinamento con il Comitato Internazionale e sono atte a garantire ai bambini palestinesi luoghi sicuri dove, grazie a cure appropriate ed al sostegno psicologico, possono continuare a vivere -spiegano ancora alla Cri- Nei tre centri di assistenza viene infatti dato supporto a uomini, donne, bambini e giovani abitanti in una delle tre città o provenienti da villaggi o da campi profughi vicini”. In particolare, nel periodo dal 21 al 23 novembre il delegato internazionale della Croce Rossa italiana Gianmarco Onorato, di Torre Pellice (Torino) ma da anni residente in Germania e lo psicologo Claudio Moroni, avrebbero dovuto soggiornare a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, per supervisionare le attività del centro psico-sociale locale. Per Moroni, nella zona dallo scorso mese di settembre, è la prima esperienza come delegato internazionale per la Cri. Onorato, presente nella Striscia di Gaza da marzo, ha effettuato numerose missioni in Paesi esteri, tra cui Mozambico, Ruanda, Honduras, Bosnia, Zaire ed è il capo della delegazione della Croce Rossa italiana in Palestina.
Il presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Massimo Barra, ha espresso telefonicamente la propria solidarietà alle famiglie dei due operatori umanitari della Croce Rossa Italiana rapiti a Gaza. Nel colloquio telefonico con Barra la madre di Claudio Moroni ha affermato, riferisce la Cri in una nota, che il figlio ”era consapevole di ciò che stava facendo recandosi in missione in una zona di crisi.”
Immediatamente informato del rapimento dei due cooperanti lombardi a Gaza, il presidente della Regione Lombardia ha dichiarato di seguire ora per ora l’evolversi della situazione in stretto contatto con la Farnesina. «A loro e alle loro famiglie – ha detto ancora Formigoni – esprimo la solidarietà mia personale e di tutto il Governo lombardo, auspicando che possano al più presto tornare all’affetto dei loro cari e alla loro preziosa attivita».
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