Welfare
Droga: Don Mazzi, bene Chiamparino
Da Torino e da Milano segnali che dicono la gravità del problema
di Redazione
“Un intervento molto puntuale, che parte da una citta’ che ha grandissimi problemi. Ormai, i mix di droghe, e l’abuso di alcol ci obbligano a dire ai nostri ragazzi che non si puo’ piu’ scherzare con la vita”. Don Antonio Mazzi, sacerdote, pedagogista e presidente della Fondazione Exodus interviene a proposito dell’intervista rilasciata dal primo cittadino del capoluogo piemontese al “Corriere della Sera”, nella quale chiede norme per punire chi consuma stupefacenti. Per quanto riguarda il tipo di ‘punizione’, Don Mazzi e’ d’accordo con Chiamparino che “occorra trasformarle in azioni socialmente utili. Bisogna evitare il carcere e lavorare in quel senso”.
Secondo il sacerdote, “anche la distribuzione di test a Milano e’ un modo poco efficace di affrontare il problema”. Si riferisce all’iniziativa del sindaco Moratti, che nel capoluogo lombardo ha distribuito gratis alle famiglie di ragazzini tra i 13 e i 16 anni un kit per il test antidroga. “L’opportunita’ che i genitori possano fare dei test per capire come stanno i figli devono essere private”, dice Don Mazzi. “Sono due segnali diversi- sottolinea il fondatore di Exodus- ma che fanno capire a che punto e’ arrivata la diffusione della droga nelle due citta’.
Qualche anno fa un sindaco come Chiamparino non avrebbe mai detto una cosa come quella di oggi, credo che abbia preso atto, come abbiamo fatto noi da tanto tempo, che la situazione e’ diventata molto rischiosa”.
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