Non profit
Terzo settore: Ferrero, impedire che diventi cliente della politica
Questa l'intenzione annunciata questa mattina dal ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero davanti agli allievi della scuola di Polizia Tributaria di Ostia, durante un convegno sul Terzo se
di Redazione
“Bisogna impedire che il Terzo settore diventi cliente della politica”. Questa l’intenzione annunciata questa mattina dal ministro della Solidarieta’ sociale Paolo Ferrero davanti agli allievi della scuola di Polizia Tributaria di Ostia, durante un convegno sulle prospettive di valorizzazione del Terzo settore in Italia.
Ferrero si scaglia contro la norma della Finanziaria 2007, che prevede che sia il ministro della Solidarieta’ sociale a stabilire, con decreto, l’ammontare dei finanziamenti per il Terzo settore o l’Agenzia delle Onlus. “Va difesa l’autonomia del Terzo settore dalla politica- ribadisce il ministro- i criteri di finanziamento devono essere oggettivi come il 5 per mille”. Ferrero ribadisce poi “l’opportunita’ di rivedere la normativa relativa al no profit”, ma ponendo alcune discriminanti, prima fra tutte “la distinzione netta tra volontariato e lavoro”, gratuito il primo, stabile e remunerato il secondo. Altrettanto chiaro deve essere il confine tra impresa sociale e impresa profit: nella nuova normativa “non ci deve essere nulla che assottigli questo confine, perche’ questo- avverte Ferrero- si tradurrebbe solo in un’azione di deregulation dell’attivita’ delle imprese”. Infine, il ministro pone la necessita’ che un’impresa “venga qualificata come no profit, non solo per il settore in cui opera, ma anche per la modalita’ di organizzazione interna”.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.