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Bolivia: Coopi, 2mila kwatt di solidariet

Inauguarata l'11 maggio scorso la centrale elettrica di Quehata

di Redazione

L’11 maggio scorso alle ore 10.00 è stata inaugurata dopo cinque anni di lavoro la centrale idroelettrica di Quehata, situata nel centro minerario di Kami, in Bolivia, nella Provincia Ayopaya del Dipartimento di Cochabamba, ad un’altezza di circa 3.800 m slm.

Grazie al fondamentale aiuto di COOPI e di numerosi tecnici e ingegneri volontari, all’inizio degli anni ’90 i Missionari Salesiani presenti a Kami avviarono un progetto per sfruttare le acque del vicino fiume Ayopaya attraverso la riabilitazione di una vecchia centrale idroelettrica, all’epoca in rovina da oltre 20 anni.

L’impianto in questione, la centrale di Chinata ? dal nome della comunità dov’ è ubicata ? è stata resa operativa nel mese di agosto 2002, dopo un lungo percorso fatto di studi preliminari, ricerca dei fondi, delle macchine e delle attrezzature e realizzazione delle infrastrutture. Oggi la centrale produce circa 475 Kw di energia elettrica.

Mentre si concludevano gli studi di fattibilità della centrale di Chinata, fu analizzata la possibilità di prolungare i canali di adduzione dell’acqua e costruire una galleria che giungesse a un secondo salto del fiume, che consentiva di sfruttare un maggior dislivello. In questo punto sarebbe poi sorta la seconda centrale idroelettrica, quella di Quehata inaugurata lo scorso maggio, con una produzione stimata di circa 1.700 Kw.

“La ristrutturazione e lo sviluppo delle installazioni idroelettriche daranno beneficio immediato alla popolazione locale, portando energia nelle diverse comunità rurali dell’area coperta dal progetto” spiega Carla Ricci, direttore di COOPI, giunta a Kami in occasione dell’inaugurazione dell’impianto.
L’energia idroelettrica prodotta, oltre ad alimentare con continuità le utenze dell’area di Kami, è sufficiente a fornire energia fino a 80 Km di distanza dal centro di produzione. Le centrali di Chinata e Quehata raggiungono più di 20.000 persone disperse in oltre 150 comunità “campesine” delle etnie Aymara e Quetchua, residenti nelle province di Ayopaya, Tapacarì e Inquisivi, rispettivamente dei Dipartimenti di Cochabamba (le prime due province) e La Paz (Inquisivi).

“Il secondo vantaggio per le comunità si avrà nel medio e lungo periodo, grazie ai ricavi derivanti dalla generazione e vendita dell’energia” continua Carla Ricci, “che renderanno possibile lo sviluppo delle rete di distribuzione e dei programmi sociali e sanitari sotto il controllo della Sociedad Salesiana”.

A medio termine si stima che l’estensione delle linee elettriche rurali interesserà un numero progressivamente maggiore di comunità, facenti capo ai centri di Charahuaito, Chongo, Calchani, Loquela, Chama Khoma e Tapacarì, raggiungendo altre 96 comunità, composte da 3.700 famiglie che contano 15.000 persone.

Il progetto delle centrali di Kami è stato studiato in Italia da un gruppo di ingegneri volontari, molti dei quali in pensione, coordinato da COOPI. In loco l’esecuzione è stata garantita dal personale locale e da un ingegnere italiano volontario, con la supervisione e l’appoggio dei Missionari Salesiani di Kami, guidati dalla figura instancabile di Padre Serafino. Sono state previste missioni periodiche da parte di Efrem Fumagalli, responsabile di COOPI per il progetto delle centrali di Kami, che ha monitorato l’andamento delle opere, la loro correttezza e rispondenza alle disposizioni tecniche fornite dai consulenti, oltre all’amministrazione e alla rendicontazione dei fondi erogati, seguita dal personale di COOPI.

Ecco come Efrem descriveva la situazione dei lavori per la centrale di Quehata, a circa tre mesi dalla sua messa in funzione, in una lettera ai missionari di Kami. Ovviamente alla costruzione delle centrali in questi anni hanno collaborato diversi volontari e gruppi di appoggio, oltre al contributo prezioso di enti, aziende e privati che hanno deciso di sostenere il progetto.

Dal 1986, COOPI ha realizzato in modo continuativo progetti di sostegno al sistema sanitario, economico, istituzionale e educativo nelle comunità boliviane delle Province di Ayopaya, Tapacarì e Inquisivi, dove l’incidenza della povertà è drammatica (il 95% delle famiglie residenti). Le tre province sono catalogate come aree di estrema povertà indigente, e per questa ragione le autorità locali sollecitano e promuovono attivamente un appoggio da parte delle istituzioni nazionali e internazionali per realizzare azioni che consentano di migliorare le condizioni di vita delle comunità rurali.

In particolare, l’analisi dei problemi del contesto e della popolazione della Provincia di Ayopaya ? tra le più povere di tutto il paese – ha messo in luce aspetti allarmanti come l’alto tasso di analfabetismo (quasi al 50%, nel caso delle donne al 64%). Questa situazione riguarda soprattutto le comunità indigene, con serie ripercussioni sugli aspetti istituzionali e organizzativi.

Per tale motivo, in collaborazione con il COSV, COOPI sta per avviare un programma di sviluppo intergrato nella Provincia di Ayopaya finanziato dal Ministero Affari Esteri italiano, con lo scopo di migliorare le condizioni socio-economiche della popolazione locale e sostenere le comunità rurali nel rafforzamento tecnico e produttivo dell’attività agricola e zoo-tecnica.

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