Mondo

Medioriente: White House vuole Blair come mediatore

Washington punta sull'ex premier britannico per la creazione di uno Stato palestinese

di Redazione

La Casa Bianca preme perche’ Tony Blair sia scelto come mediatore per la creazione di uno stato palestinese. Lo afferma il New York Times, secondo il quale l’amministrazione Bush sta gia’ lavorando perche’, lasciata Downing Street, Blair assuma l’incarico. Se dovesse accettare, il premier britannico dimissionario rappresenterebbe il Quartetto (Ue, Onu, Usa e Russia) ai negoziati. Al dipartimento di Stato nessuno si sbilancia: il portavoce Sean McCormack ha sottolineato che la nomina di un inviato e’ cruciale, ma si e’ rifiutato di entrare nel dettaglio su chi potrebbe essere chiamato a coprire l’incarico. Il Quartetto ha gia’ avuto un rappresentante: l’ex presidente della Banca mondiale James Wolfensohn che aiuto’ a coordinare il ritiro israeliano da Gaza e cerco’ di guidare la ricostruzione nel segno della sovranita’ palestinese, ma rinuncio’ dopo appena un anno di fronte allo stallo nel processo di pace.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.