Welfare
Carcere: a Como “Più pane, meno pena”
È il felice nome trovato a un panificio che aprirà nella casa circondariale, dove sono attivi altri progetti sociali
Un panificio all’interno della casa circondariale del Bassone, a Como, una borsa-lavoro per un detenuto meritevole, le pareti degli spazi comuni della struttura ravvivate con murales eseguiti dagli stessi ospiti. Il primo e’ un progetto ambizioso, le altre due iniziative sono gia’ una realta’.
Tutto e’ nato dalla sinergia tra il Rotary club Como e la Fondazione provinciale della Comunita’ comasca, i cui presidenti Filippo Arcioni e Franco Tieghi, si sono incontrati per fare il punto sulla situazione, insieme al direttore del carcere Fabrizio Rinaldi, al cappellano padre Giovanni Milani e al pittore comasco Vittorio Mottin. All’artista, come e’ stato sottolineato, va il merito di aver istruito e coinvolto 5 ospiti della casa circondariale nel progetto murales, ormai terminato, e a don Giovanni di aver segnalato il “caso umano” che ha portato all’assegnazione della borsa-lavoro.
Si tratta di un serbo di 42 anni, con moglie e figli in patria, che potra’ usufruire di un contributo mensile di 500 euro e di un lavoro da falegname al don Guanella, oltre alla possibilita’ di passare la notte nella stessa struttura. L’uomo, di professione camionista (ma prima della guerra faceva il meccanico) e’ stato condannato a tre anni per trasporto di materiali illeciti, terminera’ di scontare la pena a meta’ agosto, ed e’ stato scelto per aver riconosciuto i suoi errori ed essere fortemente intenzionato a reintegrarsi nella societa’. L’incontro di ieri e’ stata anche occasione per parlare di un progetto gia’ messo in atto in altre case circondariali, ovvero dare vita, all’interno del Bassone, di un piccolo panificio. Si tratta del progetto denominato “Piu’ pane meno pena”, che se fosse realizzato potrebbe diventare per i carcerati una ulteriore occasione, non solo per trascorrere del tempo in modo costruttivo, ma soprattutto per imparare un lavoro, che possa essere loro utile una volta che faranno nuovamente ingresso nella societa’, con un lavoro garantito.
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