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Acqua: presentate 100 iniziative contro la siccit

"Siccita' e desertificazione, un futuro da scongiurare" è stato il tema della tavola rotonda oggi a Roma

di Redazione

All’evento hanno preso parte il sottosegretario del ministero dell’Ambiente, Bruno Dettori, Roberto Grappelli dell’Autorita’ di bacino del fiume Tevere, Cristiano Biacchi dell’Endesa Italia, Enrico Brugnoli del Cnr Istituto di Biologia Agro-alimentare e Forestale, Paolo Botti dell’Ente Acque Sardegna, rappresentanti dell’Acea Ato 2 SpA, dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, dell’Ente Irriguo Umbro Toscano, e i professori dell’Universita’ di Roma La Sapienza, Lucio Ubertini, ordinario di Idraulica, Enrico Rolle e Giorgio Spinelli, docente di Geografica economica.

Al centro dei lavori il governo dell’acqua, ossia i diversi aspetti legati alla siccita’ e ai suoi costi, in termini economici e sociali. “E necessario fermarsi un attimo e capire qual e’ la situazione attuale e quali gli strumenti migliori per intervenire”, ha ricordato Bruno Dettori, sottosegretario del ministero dell’Ambiente, sottolineando la necessita’ di recuperare una ‘cultura dell’aqua’ appartenuta alle passate generazioni. Roberto Grappelli, in apertura di giornata ha sottolineato, invece, l’importanza “della funzione di raccordo che le Autorita’ di bacino possono svolgere tra il governo centrale e quelli regionali”. Cristiano Biacchi, di Endesa Italia, ha evidenziato il ruolo polifunzionale degli invasi, “sia per la produzione idroelettrica che per il controllo delle piene e la necessita’ di un uso razionale dell’acqua”, mentre l’Ente Irriguo Umbro Toscano ha rimarcato “la forte necessita’ di un governo della risorsa idrica in condizioni ordinarie e non durante l’emergenza”.

L’Ente Acque Sardegna ha sottolineato “l’interconnessione idraulica degli invasi dell’isola, sorretta da unitarieta’ di gestione e d’indirizzo politico”, mentre l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni ha ricordato il ruolo positivo svolto dalla cabina di regia istituita presso l’Autorita’ di bacino del Po per uscire dall’emergenza.