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Cooperazione & Relazioni internazionali

Eritrei in Italia: delegazione incontra viceministra Sentinelli

La Viceministra degli Affari Esteri Patrizia Sentinelli ha ricevuto in udienza formale i rappresentanti del Coordinamento Italiano per la Pace, la Democrazia e i Diritti Umani in Eritrea.

di Redazione

I rappresentanti del Coordinamento Italiano per la Pace, la Democrazia e i Diritti Umani in Eritrea hanno denunciato il regime dittatoriale di Isayas Afwerki nel Paese del Corno d’Africa durante un’udienza formale con la Viceministra degli Affari Esteri Patrizia Sentinelli. All?incontro era presente anche il sen. Francesco Martone. Riportiamo il comunicato del coordinamento.

“Argomenti sottoposti all?attenzione dell?on.le Sentinelli sono stati la violazione dei diritti umani, sociali e politici ad opera del devastante regime dittatoriale di Isayas Afwerki, e la necessità di un sempre maggiore impegno politico ed umanitario a sostegno dei bisogni delle popolazioni e dei profughi eritrei. La cooperazione umanitaria italiana, che non risulta essere stata fino ad ora interamente censita, dovrà essere certa di raggiungere le fasce bisognose della popolazione”.

“In alcuni casi lavori finanziati dalla cooperazione sono stati eseguiti da militari o, come lavori forzati, da detenuti che non hanno percepito alcun compenso” denunciano i rappresentanti del coordinamento.

“L?on.le Sentinelli, condividendo le posizioni del Coordinamento, ha ribadito la ferma posizione critica del Governo italiano nei confronti di quella dittatura, e il Sen. Francesco Martone ha assicurato il suo impegno perchè venga sottoposta ad interrogazione parlamentare la questione del mancato riconoscimento dello status di rifugiati da parte dello Stato italiano e dell’asilo politico per i profughi eritrei in Italia”.

“Le parti hanno anche concordato sull?urgenza che la Croce Rossa Internazionale debba potersi accertare delle condizioni di salute dei ministri, dei politici, dei giornalisti, dei religiosi e di ogni altro detenuto incommunicado”.

“Rimane primaria l?esigenza della pronta applicazione del trattato di pace tra Eritrea ed Etiopia perché i due paesi trovino nella pace la via dello sviluppo. La militarizzazione dell?Eritrea (3.500.000 abitanti) è una delle ragioni principali di fuga di migliaia di giovani verso il Sahara e le coste del Mediterraneo.
Nel corso dell?incontro si è anche osservato che in Italia le informazioni sull?Eritrea sono piuttosto scarse, ragione questa per cui poco si sa, anche a livello istituzionale, dell?efferatezza del regime dittatoriale eritreo”.

Fanno parte del Coordinamento Italiano per la Pace, la Democrazia e i Diritti Umani in Eritrea:
A.H.S.C.Agenzia Habeshia per lo Sviluppo e la Cooperazione (Roma)
A.I.E.I. Associazione Immigrati Eritrei in Italia (Milano)
ARCI CorvettoAssociazione Nazionale di promozione sociale (Milano)
ASPER Associazione per la tutela dei diritti umani del Popolo Eritreo (Napoli)
MossobComitato Italiano per un?Eritrea democratica (Milano)
e il
P.D.E. Associazione per il Partito Democratico Eritreo in Italia,
organizzazione politica dell?opposizione eritrea in diaspora


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