Formazione
Pensioni: accordo governo sindacati
58 anni dal 2008 poi quote vincolate fino al 2013
di Redazione
Accordo tra governo e sindacati sulla riforma dello scalone previdenziale. L’intesa sulle pensioni di anzianita’,arrivata al termine di un estenuante tour de force conclusosi questa mattina, prevede un mix tra scalini e quote ‘vincolate’ dall’eta’ minima.
Dal primo gennaio 2008, dunque, si potra’ andare in pensione con 58 anni e 35 di contributi mentre dal primo luglio 2009 si potra’ andare in pensione con quota 95 ma con una eta’ minima di 59 anni e 35 di contributi. Dal primo gennaio 2010 la pensione sara’ possibile con quota 96 ma con 60 anni di eta’ e 35 di contributi mentre dal primo gennaio 2013 si andra’ in pensione con almeno 61 anni di eta’ e sempre 35 anni di contributi.Inalterato il meccanismo di pensionamento di anzianita’ per le donne. Diverso invece il sistema per i lavoratori autonomi che andranno in pensione con un anno in piu’: dal 2008 dunque con 59 anni e 35 di contributi e nel 2013 con almeno 62 anni. Per chi ha 40 anni di contributi il governo ha garantito 4 finestre agevolando cosi’ il pensionamento di vecchiaia. Per quel che riguarda i coefficienti di trasformazione il loro aggiornamento e’ stato rinviato al 2010 mentre sono circa un milione e quattrocento i lavoratori usuranti esonerati dalla riforma.
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