Le baraccopoli di Kampala verranno presto rimesse a nuovo: 15 miliardi di scellini (circa 6,6 milioni di euro) sono stati destinati dal governo ugandese, in collaborazione con quello belga e con l?amministrazione della capitale, a un progetto quinquennale che prevede il rifacimento di strade e infrastrutture negli ?slums?, favorendo così direttamente o indirettamente migliaia di persone. A riferilo oggi è l’agenzia Misna.
Uno dei responsabili, Dan Twebaze, ha spiegato che i lavori inizieranno a ottobre per la costruzione di 12 chilometri di strade, 13.000 metri quadrati di canali di scolo, 35 servizi sanitari, 3 chilometri di rete idrica, 35 postazioni per la raccolta d?acqua e 16.000 nuovi alberi; il progetto coinvolgerà le ?bidonville? di Katwe I, Kiseny II e Bwaise III. È prevista inoltre l?edificazione di 200 unità abitative per coloro che saranno costretti a lasciare casa a causa dei lavori in corso e si punterà a un miglioramento dei servizi domestici per gli abitanti locali, soltanto per l?1% proprietari delle loro abitazioni, mentre il 30% è in affitto e il 70% è di passaggio e non rimane nelle baraccopoli per più di cinque anni.
Gli abitanti di Kampala, sono 1,4 milioni, ai quali si deve aggiungere un altro milione di pendolari in arrivo quotidianamente da periferia e campagne. La città che sta crescendo al ritmo del 3,9% all?anno.
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